ESERCITO ISRAELE NEL QUARTIER GENERALE DI HAMAS VICINO A SHIFA. LE ULTIME NOTIZIE SULLA GUERRA
Il leader di Hamas è volato questo pomeriggio in Egitto per alcuni colloqui sulla liberazione degli ostaggi, mentre contemporaneamente il capo della Cia, Bill Burns, e quello del Mossad, David Barnea, sono in Qatar per condurre i negoziati mirati alla tregua umanitaria che permetta la liberazione degli ostaggi da parte della stessa Hamas. Secondo quanto fatto trapelare dall’intelligence Usa, Israele consentirà pause di 4 ore ogni giorni a nord di Gaza per permettere ai civili di lasciare il proprio territorio e rifugiarsi verso sud.
«La soluzione è porre fine all’occupazione, porre fine alle colonie. La comunità internazionale deve porre fine a questa occupazione», sottolinea durante la conferenza umanitaria su Gaza a Parigi il premier palestinese Mohammed Shtayyeh, «Il tempo è prezioso. Sei bambini vengono uccisi ogni ora. La difesa di Israele non giustifica l’occupazione». Sul fronte di guerra tra Israele e Hamas la novità del pomeriggio riguarda la presenza dei soldati dentro al quartier generale di Hamas vicino a Shifa: «l’esercito israeliano ha fatto irruzione nel quartier generale di Hamas a Gaza City», spiegano i portavoce di Tel Aviv, «uccidendo 50 terroristi di Hamas». L’operazione contro il quartier generale ha di fatto fermato quello che era il “cuore” delle attività di intelligence e operative di Hamas. «Il mondo islamico dovrebbe adottare una posizione comune e aumentare la pressione su Israele», lo ha invece affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante un colloquio con l’omologo iraniano Ebrahim Raisi, a margine del vertice dell’Organizzazione per la cooperazione economica in corso a Tashkent in Uzbekistan.
LE ULTIME NOTIZIE SULLA GUERRA IN MEDIO ORIENTE: ISRAELE OCCUPA IL NORD DI GAZA, HAMAS PERDE TERRENO
«I palestinesi stanno andando via dal nord della Striscia perché hanno capito che Hamas lì ha perso il controllo e che il sud è più sicuro»: così nel quotidiano bollettino sulla guerra Israele-Hamas il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari aggiungendo che al sud «c’è una zona più sicura rifornita di medicine, di acqua e di cibo. Lo capiscono bene». Continua infatti l’esodo di ormai più di 50mila abitanti che dal nord della Striscia di Gaza si trasferiscono verso sud, con la speranza di uscire dal valico di Rafah o quantomeno di ricevere gli aiuti umanitari che con fatica entrano ogni giorno nella Striscia.
La fanteria israeliana ha preso il controllo della roccaforte di Hamas nel nord della Striscia dopo 10 ore di combattimento, spiega ancora l’esercito: la guerra è tutt’altro che vicina alla fine, con Hamas che continua a nascondersi nei cunicoli di Gaza rispondendo al fuoco israeliano. Dopo aver invocato ieri la “guerra eterna” per la causa palestinese, Hamas continua comunque a tenere aperti i canali di dialogo con Libano, Qatar e Turchia per provare a imporre un cessate il fuoco a Israele in cambio della liberazione degli ostaggi. Mentre l’ex capo degli 007 libanese si trova in viaggio verso il Qatar per discutere del piano di liberazione degli ostaggi con alcuni esponenti di Hamas, da unire ad alcuni giorni di tregua umanitaria concessa da Israele, la comunità internazionale si è data appuntamento della Conferenza umanitaria su Gaza organizzata a Parigi dal Presidente Emmanuel Macron.
LA CONFERENZA SULLA GUERRA A GAZA E I RAID USA IN MEDIO ORIENTE
Nella guerra Israele-Hamas «dobbiamo lavorare per un cessate il fuoco Nell’immediato è sulla protezione dei civili che dobbiamo lavorare. Per questo abbiamo bisogno di una pausa umanitaria molto rapida e dobbiamo lavorare per un cessate il fuoco»: così il Presidente francese Emmanuel Macron apre la Conferenza umanitaria di Parigi, lanciando un nuovo appello affinché tutto l’Occidente aiuti Israele nel diritto alla difesa ma allo stesso tempo aiuti anche i civili palestinesi vittime della guerra.
«Vorrei ribadire qui la disponibilità dell’Italia, in collaborazione con i nostri amici negli Emirati Arabi Uniti, ad accogliere alcuni minori palestinesi che necessitano di essere ricoverati in ospedale», ha detto il Ministro degli Esteri Tajani partecipando alla Conferenza su Gaza, «Bisogna assolutamente aiutare i poveri palestinesi che non sono Hamas. Hamas è un’altra cosa, fermo restando che il diritto Israele a difendersi è sacrosanto». La “conferenza umanitaria” su Gaza convocata da Macron punta poi a sbloccare gli aiuti umanitari verso la Striscia resi molto difficoltosi dai bombardamenti su Gaza e dalla controffensiva di Hamas. Nel frattempo le tensioni nel resto del Medio Oriente continuano ad ingrossarsi con il rischio ormai concreto di una escalation totale della guerra: è di stamattina la notizia che le Forze armate statunitensi hanno effettuato un attacco aereo contro una struttura legata alle milizie filo-iraniane nell’Est della Siria, in risposta al crescente numero di attacchi contro le basi militari con truppe Usa tanto in Siria quanto in Iraq. Lo riferisce il Pentagono: «l’attacco è stato effettuato da due caccia da combattimento F-15, e ha colpito un deposito di armi e munizioni utilizzato da gruppi legati alle Guardie della rivoluzione islamica dell’Iran».