LE ULTIME NOTIZIE SULLA GUERRA ISRAELE-HAMAS: ANCORA RAID SULLA STRISCIA DI GAZA

Anche nell’ultimo giorno dell’anno, nonché 86esimo di guerra tra Israele e Hamas, piovono bombe sulla Striscia di Gaza e continuano i lanci di razzi dall’enclave palestinese, dalla Siria e dal Libano in direzione Stato Ebraico. L’emittente araba Al Jazeera dichiara che almeno 12 persone sono morte ieri a causa di un raid israeliano su un edificio residenziale di Zawaida, nel centro della Striscia di Gaza: nelle stesse ore, le truppe Usa hanno abbattuto due missili anti-nave lanciati nel sud del Mar Rosso dall’area controllata dagli Houthi nello Yemen.



Come spiega l’ANSA, citando fonti internazionali, i missili sono stati abbattuti dal cacciatorpediniere Uss Gravely che, insieme allo Uss Laboon, «stava rispondendo alla richiesta di assistenza della nave container Maersk Hangzhou colpita da un missile mentre transitava nel Mar Rosso». In questo ultimo mese sul nuovo fronte aperto dalla guerra Israele-Hamas sul Mar Rosso, quello di ieri è il 23esimo attacco illegale da parte degli Houthi ai trasporti internazionali. Secondo l’ONU la situazione a Gaza resta però drammatica con il 40% della popolazione nella Strisci che a rischio carestia e fame secondo i rapporti delle agenzie Nazioni Unite sul campo.



DAL QATAR IL PIANO PER UNA TREGUA DI UN MESE: GLI SCENARI SUI VARI FRONTI DI GUERRA IN MEDIO ORIENTE

Secondo le ultime notizie in arrivo dal fronte di guerra in Medio Oriente, sarebbe allo studio di Qatar, Egitto e Stati Uniti un piano negoziale per portare una tregua di un mese tra Israele e Hamas con la possibile liberazione di almeno 50 ostaggi in mano degli jihadisti palestinesi dallo scorso 7 ottobre, il tutto dopo l’inchiesta del NYT che riporta della drammatica condizione a cui sono stati sottoposti alcuni prigionieri di Hamas tra torture, sevizie e stupri per le donne. Secondo Al Jazeera, il governo di Israele dovrebbe riunirsi nelle prossime ore per discutere del possibile accordo con Hamas su uno scambio di prigionieri e una tregua temporanea nella Striscia di Gaza



«La guerra Israele-Hamas proseguirà ancora molti mesi» ha comunque ribadito nel messaggio alla nazione in conferenza stampa, il premier Benyamin Netanyahu: «Sono impegnato a respingere le pressioni internazionali per mettere fine alla guerra», ha aggiunto, «Dagli israeliani sento dire in continuazione: ‘continuate fino alla vittoria totale, non fermatevi’. E per questo è necessario altro tempo». Sebbene abbia fino ad ora fermato le richieste internazionali di una tregua duratura per la guerra ad Hamas, Netanyahu continua ad apprezzare il sostegno Usa, «che si è dimostrato nell’approvazione data dall’amministrazione Biden a ulteriori forniture di armi all’Idf». Il messaggio del Governo di Israele si conclude poi con l’avvertimento lanciato contro Iran ed Hezbollah, gli altri fronti “caldi” della guerra in Medio Oriente: «Noi assestiamo duri colpi agli Hezbollah. Se loro estenderanno la guerra, subiranno colpi che nemmeno si immaginano. Lo stesso vale per l’Iran», ha concluso Netanyahu, «L’Iran guida l’Asse del Male. La sua aggressività rappresenta una minaccia per il mondo libero intero. Noi agiamo contro l’Iran, ma è meglio non dare precisazioni». L’obiettivo dello Stato Ebraico in una guerra che si prospetta lunga ancora «diversi mesi», è quello di riprendere il controllo della zona di confine tra la Striscia di Gaza e l’Egitto; «senza il controllo del valico non otterremmo la demilitarizzazione a cui puntiamo. Serve per distruggere Hamas e salvare gli ostaggi. Noi garantiremo che Gaza non rappresenti più una minaccia».