RAID ISRAELE CONTRO LEADER MILITARE DI HEZBOLLAH. LA MINACCIA AL LIBANO
Mentre proseguono in questo 94esimo giorno di guerra fra Israele e Hamas i combattimenti all’interno della Striscia di Gaza – con relativi nuovi appelli internazionali per placare la situazione umanitaria sempre più drammatica – l’esercito di Tel Aviv annuncia di aver eliminato un leader militare di Hezbollah, Wissam-al Tawil, durante un attacco in Libano, nell’area occupata dalle milizie filo-Hamas. Questo, come il raid per uccidere il n.2 di Hamas Arouri, sarebbe il segnale di una nuova fase della guerra auspicata da tempo anche dagli Stati Uniti.
«Le forze israeliane si stanno spostando dall’intensa fase di manovra della guerra verso diversi tipi di operazioni speciali»: così ha parlato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant in una intervista esclusiva al Wall Street Journal durante la visita del segretario di Stato Usa Blinken, «questa fase 3 del conflitto durerà più a lungo e Israele non abbandonerà il suo obiettivo di distruggere Hamas, ponendo fine al suo controllo su Gaza e liberando gli ostaggi che restano nelle mani dei fondamentalisti». Oltre a Gaza resta dirimente la posizione di Israele nei confronti del Libano, o quantomeno rispetto allo scontro acceso con Hezbollah: «se non sarà raggiunto con il Libano un accordo che consenta agli abitanti della Alta Galilea di tornare alle proprie abitazioni» – spiega ancora Gallant al Wsj dopo che da mesi le case israeliane vengono bombardate da Hezbollah – «Siamo pronti a fare sacrifici». La minaccia di Tel Aviv è netta contro le autorità libanesi: «Loro vedono cosa succede a Gaza e sanno che abbiamo la capacità di fare un ‘copia-incolla’ con Beirut».
LE ULTIME NOTIZIE SULLA GUERRA ISRAELE-HAMAS: RAID SU GAZA, RAZZI DAL LIBANO
Nel giorno in cui il segretario di Stato americano Antony Blinken è atteso a Tel Aviv per discutere del futuro di Gaza, la guerra Israele-Hamas continua imperterrita con nuovi scontri sul campo e raid tra missili e droni: secondo Al Jazeera almeno 8 palestinesi sono morti questa notte nel bombardamento aereo israeliano contro il campo profughi di Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Dopo lo smantellamento della rete di Hamas nel nord della Striscia, l’esercito di Tel Aviv punta tutto sui covi dei miliziani al centro e nel sud dell’enclave palestinese, con nuovi attacchi che mirano ai continui obiettivi militari fissati dall’Idf giorno dopo giorno.
La strage di innocenti a Gaza e nel resto della Striscia resta però dirimente e anche per questo gli Stati Uniti puntano a modificare l’offensiva contro Hamas provando a ridurre le perdite civili: anche in Israele le proteste davanti alla Knesset mirano a buttar giù il Governo Netanyahu invocando subito elezioni, così come dalla Casa Bianca il pressing sul Premier è continuo (esempio lampante il dialogo proficuo con i Ministri Gallant e Gantz, isolando sempre di più Bibi). Nel frattempo prosegue il forcing dell’esercito sull’area a sud di Gaza, parallelamente allo scontro al confine col Libano per via dei continui razzi scagliati da Hezbollah contro le città israeliane: i due fronti principali di guerra Israele-Hamas – a cui si aggiungono poi tutti gli altri, dal Mar Rosso con gli Houthi al trittico Iran-Siria-Iraq – continuano a produrre vittime e continui combattimenti in 94 giorni di conflitto finora tutt’altro che vicini ad una tregua di massima.
ESERCITO ISRAELE: “PROVE DELL’ADDESTRAMENTO IRANIANO A MILIZIE DI HAMAS”
«Combatteremo a Gaza tutto l’anno, questo è sicuro», così ha spiegato ieri il capo di stato maggiore israeliano Herzl Halevi, durante una riunione al comando centrale delle forze di difesa israeliane, secondo quanto riportato da Haaretz. La guerra Israele-Hamas proseguirà per tutto l’anno e mira a sconfiggere i miliziani terroristi dal sud della Striscia, oltre che combattere le forze filo-Hamas che operano sia in Libano che nella restante area del Medio Oriente. «I combattimenti aumenteranno la pressione su Hamas e aiuteranno la liberazione degli ostaggi», ha spiegato ieri il ministro israeliano della Difesa Yoav Gallant facendo capire come il conflitto contro Gaza proseguirà fino alla completa liberazione di tutti i prigionieri.
Il fronte più preoccupante però a livello internazionale resta quello con l’Iran, la vera forza che opera “dietro” Hamas nella guerra a Israele e agli alleati occidentali: secondo quanto riporta il Jerusalem Post, l’Idf avrebbe trovato le prove di continui addestramenti di Teheran a forze di Hamas con razzi di precisione e missili da crociera. La scoperta è avvenuta a Gaza City con equipaggiamento tecnologico che dimostrerebbe la capacità di Hamas di costruire missili da crociera, tecnica imparata dall’Iran: i soldati della Brigata Nahal, spiega il portavoce dell’esercito nel bollettino di guerra Israele-Hamas quotidiano, «dopo un raid in un tunnel abbiamo rinvenuto componenti che dimostrano che i terroristi dell’organizzazione terroristica di Hamas hanno imparato, sotto la guida iraniana, a far funzionare e a costruire componenti di precisione e armi strategiche».