GUERRA ISRAELE-HAMAS, USA BLOCCANO CONDANNA ONU A ISRAELE PER STRAGE DI CIVILI A GAZA
Guerra Israele-Hamas, condanna internazionale per la strage avvenuta ieri durante la distribuzione degli aiuti a Gaza, quando 112 persone sono morte mentre aspettavano di raggiungere il camion con i generi alimentari, un gesto per il quale, secondo Hamas, sarebbe responsabile l’esercito israeliano per aver aperto il fuoco contro i civili che erano in coda. L’Idf ha però negato un coinvolgimento dichiarando che l’episodio sarebbe stato provocato dall’affollamento di persone che tentavano di andare verso il convoglio. Per chiarire queste versioni contrastanti e scambi di accuse sarà probabilmente avviata una inchiesta internazionale, come richiesto da Parigi.
Nel frattempo però gli Usa hanno bloccato il testo della condanna Onu nei confronti di Israele richiesta dall’Algeria per strage di palestinesi, in attesa di accertamenti su quanto avvenuto. Dall’Europa tutti ora chiedono di intensificare le operazioni per raggiungere un accordo di cessate il fuoco immediato, anche se dopo quest’ultimo grave episodio la situazione risulta ulteriormente complicata.
GUERRA ISRAELE-HAMAS: CONDANNA INTERNAZIONALE PER STRAGE DI CIVILI A GAZA, ISRAELE RILASCIA 50 DETENUTI PALESTINESI
Guerra Israele-Hamas, si sono susseguite da ieri fino a questa mattina numerose dichiarazioni di leader internazionali che hanno condannato l’esercito israeliano ritenuto responsabile di aver ucciso 112 civili a Gaza in attesa di ricevere aiuti alimentari. Mentre si attende un chiarimento ufficiale per far luce sulle responsabilità effettive, le delegazioni sono attese al Cairo dove riprenderanno i colloqui per trattare sulle condizioni utili a raggiungere un accordo per il cessate il fuoco con scambio di ostaggi e prigionieri.
I rappresentanti israeliani hanno presentato in Egitto una lista con i nomi dei detenuti palestinesi che non sono disposti a liberare perchè ritenuti particolarmente pericolosi. Nella notte però è stato annunciato, quasi a sorpresa, il rilascio di 50 carcerati palestinesi che erano stati arrestati in seguito agli episodi del 7 ottobre. Un comunicato del servizio di sicurezza interno ha poi precisato che questa operazione è stata necessaria a causa di un sovraffollamento nelle carceri. Tuttavia il ministro della sicurezza Ben Gvir ha chiarito su X che la decisione è stata presa per dimostrare una certa distensione in vista dell’inizio del Ramadan.