Non c’è ancora l’ok, secondo le ultime notizie, alla tregua nella guerra tra Israele e Hamas. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu avrebbe dovuto mettere al voto in queste ore una nuova risoluzione per un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza preparata da alcuni membri non permanenti dell’organismo dopo il veto di Cina e Russia sul testo degli Stati Uniti. L’appuntamento, tuttavia, è slittato a lunedì in modo da consentire ulteriori discussioni sul tema.



I nodi della questione restano diversi. In particolare, quello cruciale sembrerebbe essere una eventuale autorizzazione all’attacco a Rafah. Gli Stati Uniti, a discapito di quanto sostenuto da Russia e Cina, non sono d’accordo ma finora non hanno mai negato il loro ampio sostegno a Israele. Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu, nell’incontro col segretario di Stato americano Antony Blinken, ha ribadito però che l’operazione è indispensabile e che la metterà in atto anche senza il sostegno degli alleati. È per questo motivo che appare difficile trovare un punto di incontro per la tregua e per il rilascio degli ostaggi. 



Guerra Israele-Hamas, le ultime notizie: la visita di Guterres

In attesa del voto alla nuova proposta di risoluzione per un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza, la guerra tra Israele e Hamas va avanti e a farne le spese è la popolazione. È per questo motivo che in queste ore il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, si recherà al confine egiziano di Rafah per incontrare gli operatori umanitari che si occupano quotidianamente di fornire aiuti alla popolazione. Nella città si sono ritrovati almeno un milione e mezzo di palestinesi nel tentativo di rifugiarsi dagli attacchi.



Un attacco via terra a Rafah potrebbe incrementare in modo drammatico il numero delle vittime a Gaza, già altissimo. Più passa il tempo, infatti, più le persone si ritrovano in quella zona. Le altre aree della Striscia sono sostanzialmente rase al suolo e arrivano pochi aiuti. Il pericolo di coinvolgere civili nelle operazioni, giustificate dalla volontà di abbattere il nemico che si sta nascondendo, è dunque elevato.