L’esercito di Israele ha avviato l’invasione di Rafah. Come scrive Il Resto del Carlino attraverso il proprio sito web, l’Idf sta quindi proseguendo la sua avanzata anche se per ora non si tratta di una vera e propria offensiva. Da più parti ci si appella a fermare le ostilità ma Tel Aviv sembra proseguire per la propria strada nonostante il pressing internazionale, dispiegando anche i carri armati.



Anche l’Eliseo, per ultimo, ha provato a chiedere ad Israele di fermarsi, specificando che una eventuale invasione potrebbe creare una catastrofe per la popolazione della striscia di gazza, mentre gli Stati Uniti hanno minacciato il blocco delle armi, forniture che verrebbero interrotte qualora dovesse verificarsi una vera e propria invasione di Rafah. Nel frattempo, come precisato sempre da Il Resto del Carlino, l’esercito israeliano ha chiesto alla popolazione di evacuare le loro abitazioni, distribuendo dei volantini anche in arabo, e nel contempo si stanno intensificando i combattimenti nella città più a sud della striscia di Gaza.



GUERRA ISRAELE, L’IDF SI MUOVE SU RAFAH: L’APPELLO DI AVITAI ANDRAEE

Avitai Andraee, portavoce dell’Idf, ha fornito una lista di tutte le zone da evacuare dopo quelle che erano già state elencate la scorsa settimana, precisamente i campi di Shaboura e i quartieri di Geneina e Khirbat al-Adas, chiaro indizio di un’offensiva imminente. L’appello è di spostarsi in quel di Gaza City, nel nord della Striscia. Adraee ha inoltre scritto via X, rivolgendosi ai residenti delle località di Jabalya e Beit Lahiya “che si trovano in un’area di combattimenti pericolosi” e che Hamas sta cercando “di ricostruire le sue capacità nella zona e che per questo l’Idf opererà con forza contro le organizzazioni terroristiche”.



In ogni caso, qualora l’esercito di Israele stesse cercando di stanare il capo di Hamas a Gaza, ovvero, Yahya Sinwar, lo stesso non si troverebbe lungo la Striscia, così come riferito da fonti israeliane al Times of Israel. Al momento non è ben chiaro dove si nasconda, considerato il ricercato numero 1 assieme al comandante delle Brigate Qassam, Mohammed Deif.