Shen Haixiong, che è tra l’altro a capo del China Media Group controllato dallo Stato (noto anche come Voice of China), sta sviluppando legami sempre più stretti con la Russia, in particolare con Dmitry Kiselyov, capo dell’agenzia di stampa statale Rossia Segodnia, che controlla a sua volta l’agenzia di stampa Sputnik. I due organi dei media statali, che gestiscono una strategia di guerra dell’informazione strettamente controllata, tendono ad avvicinarsi nella stesura e nell’espressione dei loro messaggi ufficiali, soprattutto per quanto riguarda gli Stati Uniti. La Cina ha maggiori risorse a sua disposizione, ma la Russia è in grado di aiutarla a mettere a punto la sua strategia per rendere più appetibili i suoi messaggi al pubblico occidentale.
Ma chi è Shen Haixiong? Altri non è che il coordinatore della propaganda nella provincia chiave del Guangdong e viceministro del Dipartimento di propaganda del Partito comunista cinese. Ma è interessante sottolineare il fatto che è stato nominato membro dell’Ordine dell’Amicizia della Russia il 18 novembre per il suo “grande contributo personale al rafforzamento dell’amicizia, della cooperazione e comprensione reciproca tra i popoli russo e cinese”. L’onorificenza non è estranea al suo lavoro proattivo, dietro le quinte, nel Comitato dell’amicizia russo-cinese, dove co-presiede il consiglio dei media insieme proprio a Kiselyov.
Insieme, i due spin doctor hanno espresso il desiderio di vedere un “rafforzamento dei legami tra i loro popoli”, che a loro avviso richiederà una più stretta collaborazione nel settore dell’informazione. Ciò significa una maggiore condivisione delle rispettive esperienze, la creazione di contenuti multimediali condivisi e la sperimentazione congiunta di tecnologie innovative.
Haixiong e Kiselyov sono anche responsabili di un progetto sino-russo, a lungo discusso, per sviluppare la risoluzione 4K e 5G come mezzo per aumentare la cooperazione tra le rispettive organizzazioni dei media. Il progetto è stato oggetto di consultazioni ad aprile, gettando le basi per una guerra dell’informazione ad alto livello coordinata insieme da Cina e Russia.
A tal proposito, uno dei contributi offerti dallo spin doctor cinese è relativo al fatto che ha organizzato il recente Forum internazionale sulla democrazia in Cina, il 4 dicembre. L’evento aveva lo scopo di contrastare l’impatto del Summit per la Democrazia organizzato dagli Stati Uniti il 9 e 10 dicembre, al quale la Cina non era stata invitata. Vera e propria operazione di pubbliche relazioni, il forum ha fornito agli spin doctor cinesi una piattaforma per i messaggi che la Cina voleva inviare al suo antagonista statunitense.
Nel discorso pronunciato il 4 dicembre, Haixiong ha cantato le lodi di progetti statali cinesi come Crossing the Xinjiang, prodotto dalla China Central Television, l’emittente televisiva statale controllata dal suo gruppo e di cui è anche a capo, mentre critica il ritiro americano dall’Afghanistan. E proprio questo è uno dei temi preferiti dalle autorità di Pechino, che è ben radicata in Afghanistan. Vi attinge pesantemente come mezzo per contrastare la narrativa diretta dagli Stati Uniti ai cosiddetti paesi non allineati. E in questo ambito il messaggio della Cina coincide sempre di più con quello della Russia.
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