Luciano Canfora, filologo e saggista, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Adnkronos, affrontando la tematica purtroppo più attuale in questo momento storico a dir poco drammatico, vale a dire quella della guerra in Ucraina. A tal proposito, Canfora ha esordito dicendo: “Non c’è niente di male nel constatare che di fatto siamo scivolati in una situazione bellica e dunque l’intuizione che fu del Papa sta purtroppo trovando conferma nella realtà. Bergoglio è un uomo acuto nelle diagnosi politiche, il quale parlò di una modalità inedita di guerra generalizzata, di Terza Guerra Mondiale ‘a pezzi’, a ‘segmenti successivi’. Credo che abbia colto bene un fenomeno storico e cioè che nel corso del tempo le modalità del far guerra si modificano”.



Ai tempi dei fatti che Omero racconta, ha spiegato ancora Luciano Canfora, “si facevano i duelli individuali fra i capi, che valevano come modalità del conflitto, si pensi ad Achille e a Ettore. Successivamente, ci sono state le guerre dichiarate ufficialmente, con tanto di ambasciatori che portano la ‘dichiarazione di guerra’. Con la Rivoluzione Francese assistiamo a guerre con grandi masse, non più eserciti, di mestiere, ma popolari ed enormi, gli stessi con cui Napoleone condusse la Francia a tante vittorie”.



LUCIANO CANFORA: “ATTUALMENTE C’È UNA GUERRA PER PROCURA”

Nel prosieguo della sua disamina sull’evoluzione delle guerre negli anni, Luciano Canfora, ancora sulle colonne dell’agenzia di stampa Adnkronos, ha asserito: “Poi è subentrato l’uso di armi improprie, come l’iprite, utilizzato nella Prima Guerra Mondiale. In seguito l’uso indiscriminato dell’arma aerea, usata dai tedeschi nella guerra di Spagna, altro caso di guerra per procura, ma anche durante il bombardamento di Dresda, completamente distrutta dalla Raf, con centinaia di migliaia di vittime nella popolazione civile”.



Ultimamente le guerre non si sono più dichiarate, nemmeno formalmente, “come la guerra della NATO contro l’Iraq o contro la Jugoslavia. Attualmente c’è una guerra ‘per procura’, come ha ribadito Lucio Caracciolo, in cui assistiamo a trasformazioni non solo formali ma anche strutturali del fare guerra. L’intuizione di Papa Francesco sta purtroppo trovando conferma”.