La guerra mondiale tra l’Occidente libero e l’Oriente sempre più espansivo potrebbe arrivare entro il 2027: questo è il monito fatto dal nuovo capo dell’esercito britannico – il generale Roly Walker – durante il suo primo intervento pubblico dalle elezioni, sul palco del Royal United Services Institute. Un monito che non vuole essere in nessun modo una dichiarazione di guerra, quanto piuttosto un modo per stimolare (o chiedere al governo del Laburista Keir Starmer) maggiori investimenti per rendere l’esercito britannico più moderno e in grado di affrontare qualsiasi minaccia.
Peraltro – poi arriveremo anche alle sue parole sulla guerra mondiale -, il discorso arriva solamente una settimana dopo che il governo ha promesso una profonda ed ampia – addirittura “radicale” – revisione della Difesa; con il Segretario al dicastero John Healey che ritiene l’attuale esercito “vuoto” promettendo una ferma battaglia contro “lo spreco di appalti” e soprattutto “il basso morale” dei soldati. Il tutto – di nuovo – mentre il Primo ministro Keir Starmer si è detto pronto – senza alcun tipo di dettaglio sulle tempistiche – ad arrivare ad una spesa pari al 2,5% del Pil per la Difesa (rispetto al 2,3% attuale), centrando il pieno l’obiettivo del 2% fissato dalla Nato per il 2024.
Roly Walker: “La guerra mondiale potrebbe scoppiare entro il 2027, dobbiamo farci trovare pronti”
Tornando a Roly Walker: secondo il generale il Regno Unito (ma anche tutti i suoi partner) dovrebbe prepararsi ad affrontare un mondo che sembra essere “sempre più instabile” e che potrebbe scivolare entro il 2027 nel pieno di una “guerra mondiale”. Il percorso – precisa Walker – “non è inesorabile, ma abbiamo l’assoluta urgenza di ripristinare un hard power credibile per garantire la deterrenza”.
Le minacce alla stabilità globale sarebbero almeno tre: da un lato la Russia che “indipendentemente da come finirà” la guerra in Ucraina “ne uscirà più debole ma ancora molto, molto pericolosa e desiderosa di una qualche forma di punizione” per i paesi che hanno sostenuto Kiev; dall’altro la Cina sempre più impaziente di mettere la mani sull’isola indipendente di Taiwan, senza dimenticare neppure il desiderio dell’Iran di creare la sua prima bomba atomica; con l’incognita della Corea del Nord.
Tutti questi attori potrebbero dare il via a tante piccole rappresaglie e secondo Walker “un problema in un’area può innescare una detonazione per simpatia in un’altra” e dar vita a quella problematica (ed ipoteticamente nucleare) guerra mondiale di cui parlava in apertura. “La convergenza [tra Cina, Russia, Corea e Iran] potrebbe raggiungere una sorta di singolarità reciproca (..) entro il 2027/28” riducendo di gran lunga le capacità dei grandi attori mondiali “di affrontarli in modo isolato”.
Il generale Walker: “Doppiamo triplicare la nostra potenza di combattimento”
Il discorso sulla guerra mondiale è fine solamente a far capire ai decisori politici “l’urgente bisogno” di restituire alle forze armate inglesi una certa dignità, raddoppiando (entro proprio quella data limite del 2027) le capacità di combattimento: “Se riusciamo a raddoppiare e poi triplicare la nostra potenza di combattimento – ha spiegato Walker – qualsiasi forza di terra britannica sarà in grado di distruggere una forza almeno tre volte più grande” e solamente in questo modo “avremo la certezza di essere pronti e in grado di combattere contro chiunque e di vincere“.
Una missione – ha ammonito – che non richiederà “solo più truppe e denaro” – pur definendo di “medie dimensioni” il suo esercito che conta circa 75mila soldati -, ma anche un nuovo sistema di addestramento e una generale modernizzazione delle tecnologie, sfruttando anche l’intelligenza artificiale e i nuovi armamenti in grado di colpire anche ad enormi distanze e di affrontare con successo la guerra mondiale.