Margherita Boniver, presidente della Fondazione Bettino Craxi ed ex sottosegretaria agli Esteri, ha concesso un’intervista a “Il Dubbio”, pubblicata sull’edizione in edicola oggi, mercoledì 27 aprile 2022. Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha detto che si rischia la Terza Guerra Mondiale e Boniver ha commentato in questi termini le sue affermazioni: “Spero che abbia barato e che si tratti di una bufala, ma temo, al contrario, che una qualche ragione di verità ci possa essere nelle sue parole. Nessuno sembra intenzionato ad arrestare un conflitto di questa vastità, mostruosità e ferocia nel cuore dell’Europa. Putin non ha dato alcun segnale di volersi fermare nella sua folle ricerca dello smembramento dell’Ucraina, se non addirittura conquista totale del suo territorio. Bisognerà vedere se l’autorità morale, più che politica, del segretario generale delle Nazioni Unite potrà avere qualche successo”.



Secondo Boniver, Vladimir Putin non vuole assolutamente desistere da un disegno imperialista, di conquista territoriale di un Paese – l’Ucraina – di cui non riconosce l’esistenza e la statualità. Lavrov, peraltro, ha anche asserito che è inaccettabile una guerra nucleare: “Solo l’evocazione della possibilità di uno stato di allerta delle armi nucleari, di una minaccia velata, ma concreta, fa raggelare il sangue nelle vene – ha detto la donna –. Il famoso equilibrio del terrore, che era in corso da decenni, sembrerebbe una memoria lontana. È assolutamente inaccettabile, ma al tempo stesso terrorizzante, ipotizzare questa deflagrazione ed escalation del terrore”.



MARGHERITA BONIVER: “IMPOSSIBILE DARE ALL’UCRAINA SOLO GIUBBOTTI ANTIPROIETTILE”

Nel prosieguo della chiacchierata con i colleghi de “Il Dubbio”, Margherita Boniver ha analizzato anche la presenza statunitense in Ucraina, dal punto di vista dell’addestramento militare e della fornitura di armi. Tuttavia, c’è da domandarsi “se l’eroica resistenza ucraina avrebbe potuto continuare con una certa efficacia a difendere il proprio onore e la propria libertà se non ci fosse stato l’aiuto statunitense. Anche da un punto di vista europeo abbiamo fatto e continuiamo a fare la nostra parte con una convinzione incrollabile, malgrado qualche tentennamento soprattutto a livello tedesco e a delle meschine polemiche a livello politico italiano […]. Un Paese aggredito in quel modo, senza alcuna giustificazione, non può ricevere, per esempio, solo i giubbotti antiproiettile”.



Infine, Boniver ha rimarcato con forza che il dialogo e la concordia devono essere ricostruiti il più in fretta possibile, non dimenticandosi di come la Russia avrebbe dovuto diventare partner indispensabile per l’Europa, considerata la sua importanza e collocazione geografica. Evidentemente, “qualcosa è andato molto storto. Non so se si tratti semplicemente della parabola di un uomo solo al potere, visto che Putin è al comando della Russia da ventidue anni e potrebbe restarvi fino al 2032, avendo cambiato la costituzione”.