Sembra che l’uomo voglia spingersi sempre più oltre i confini terrestri. Gli interessi economici, commerciali e militari stanno assumendo maggiore importanza con riguardo allo spazio, e per potersi affermare come potenza mondiale è ormai l’universo la principale meta appetibile dai vari stati. È quanto ha dichiarato anche il giornalista britannico Tim Marshall nell’intervista rilasciata a Il Giornale.



Marshall ha spiegato come ormai le relazioni internazionali non siano più da intendere nell’accezione che comunemente conosciamo. I Paesi stanno da tempo studiando la ‘geografia dello spazio’, per ampliare le proprie reti economiche, di comunicazioni, commercio e perfino militari. Tanto che ormai oltre che di geopolitica si può anche parlare di ‘astropolitica’, fatta anch’essa di corridoi strategici, zone d’ombra e proprietà di lusso. La differenza rispetto ai territori del nostro pianeta è che nello spazio esistono ancora molte aree inesplorate. Il futuro nell’universo non è però così lontano, seppure siamo comunque lontani da scene da film di fantascienza in stile ‘Guerre Stellari’.



Risorse illimitate e missili balistici: le pedine dello scacchiere spaziale

Di sicuro estendersi allo spazio significa poter godere delle risorse che satelliti e pianeti possono offrire. Se pensiamo alla Luna, ad esempio, abbonda di titanio, silicio e litio, in quantità tali “da poterci fare affari” come ha rivelato lo stesso Marshall. Senza dimenticare anche l’acqua e l’ossigeno che si possono ricavare dal ghiaccio. La Luna sarebbe poi anche ricca di elio-3, un isotopo non radioattivo molto raro da cui ricavare energia, utile per realizzare la fusione nucleare. La Terra da una tale risorsa potrebbe trarre energia pulita per almeno 10mila anni.



Il rovescio della medaglia sta invece nella conquista militare. Lo spazio potrà infatti anche essere luogo di ‘combattimento’. Ma non come lo si pensa nell’immaginario comune dei film a colpi di laser. Si starebbe in realtà già pensando alla distruzione reciproca dei satelliti per affermare la propria supremazia mondiale. E a tal proposito potenze come Usa, Russia e Cina hanno adottato sistemi di protezione contro queste forme di distruzione per evitare una possibile crisi. Come ha riportato sempre il noto giornalista britannico Cina, Russia, Usa e India hanno anche provato a testare il lancio di missili balistici dalla Terra ai satelliti, per verificarne la fattibilità.

La Cina sarà una potenza spaziale entro il 2049

Tra gli stati più ambiziosi sembra essere in prima linea la Cina, che si è prefissata lo scopo di affermarsi come potenza spaziale entro il 2049. Non a caso ha anche in progetto la realizzazione di una stazione spaziale che, una volta chiusa l’Iss (International Space Station),  entro 5 anni, diventerebbe l’unica al mondo. Anche gli Stati Uniti starebbero pensando allo stesso progetto, che però arriverebbe in un secondo momento, lasciando la preminenza cinese per un certo periodo.

Queste mosse potrebbero generare alterazioni negli equilibri tra stati, mettendo in crisi le già latenti relazioni mondiali. Lo spazio sarà dunque il nuovo territorio di scontri e di affermazione tra potenze di cui non potremo che essere spettatori.