Alberto Fazolo, giornalista ed ex combattente, è intervenuto ai microfoni della trasmissione di La 7 “Di Martedì”, condotta da Giovanni Floris e andata in onda nella prima serata di martedì 26 aprile 2022. L’argomento sul quale l’ospite è stato chiamato in causa per esternare il proprio pensiero è stata la guerra in Ucraina, che purtroppo prosegue senza soluzione di continuità ormai da più di 24 mesi; infatti, era il 24 febbraio scorso quando la Russia ha invaso il Paese guidato dal presidente Volodymyr Zelensky, seminando panico, terrore, distruzione e morte.



In tal senso, Alberto Fazolo ha dichiarato esattamente quanto segue: “Faccio una premessa. Io sono assolutamente convinto che il conflitto non si possa risolvere con l’opzione militare, bensì con quella politica, e bisogna di conseguenza dare spazio a tutti i tentavi diplomatici. Ovviamente, il passo più importante lo devono fare da un lato la Russia, dall’altro gli Stati Uniti d’America”. Esaurito questo concetto, il giornalista è sceso maggiormente nei dettagli delle sue convinzioni, anche di quelle legate maggiormente a un discorso di strategia militare.



ALBERTO FAZOLO: “IN TRANSNISTRIA CI SONO FORZE ESOGENE CHE SPINGONO SULL’ACCELERATORE PER ACUIRE LA CRISI”

Nel prosieguo del suo discorso a “Di Martedì”, Alberto Fazolo ha preso in considerazione anche lo scenario di battaglia, asserendo: “Io ho prospettive diverse su quanto emerso finora. La dottrina militare russa non è esattamente quella sovietica e, in virtù di questa considerazione, non escluderei a priori la possibilità dell’utilizzo delle armi atomiche tattiche”.

Un pericolo, quello dell’atomica, che, a detta di Alberto Fazolo, sarebbe dunque reale e concreto, senza dimenticare cosa sta succedendo poco distante dai luoghi in cui è in corso la guerra: “In Transnistria ci sono delle forze esogene che stanno spingendo sull’acceleratore per acuire la crisi, arrivare a destabilizzare l’Europa (con un vantaggio per tutti quei Paesi che possono beneficiarne, come gli USA che ci venderanno il gas) e logorare la Russia”.