Il professor Andrea Margelleti, presidente del Centro Studi Internazionale, è stato ospite stamane del programma di Rai Uno, Uno Mattina, per parlare dell’orologio dell’apocalisse e del rischio di una guerra nucleare. Si tratta di un orologio ipotetico che alcuni importanti menti mondiali hanno istituito per mostrare quanto rischi il nostro pianeta a causa di guerre, calamità naturali e altri eventi di importanza planetaria. Di recente l’orologio è stato spostato avanti, arrivando a soli 90 secondi dall’apocalisse: “90 secondi possono essere pochissimo quanto una vita intera. L’orologio è un campanello d’allarme in cui si calcola la mezzanotte, il momento buio, in cui l’umanità non ha più scampo rispetto all’olocausto naturale, più si avvicina al momento fatidico maggiore è il rischio”.



“L’orologio – ha continuato il prof Margelletti – non è mai arrivato alla mezzanotte quindi c’è sempre la speranza che la follia umana venga fermata da un attimo di luce”. Telmo Pievani, docente dell’università di Padova, conosce alcune persone che gestiscono l’orologio dell’apocalisse: “E’ un’analisi di rischio – spiega sempre a Uno Mattina – l’orologio si calcola dal 1947, due anni dopo l’esplosione delle atomiche. Negli ultimi 15/20 anni il calcolo è cambiato comprendendo anche il cambiamento climatico, nuove tecnologie e armi biologiche, mettendo insieme i rischi dell’umanità per cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica. Quest’anno è un record, mai stato così vicino alla mezzanotte nemmeno durante la Crisi di Cuba”.



MARGELLETTI E PIEVANI FRA GUERRA NUCLEARE E ARMI BIOLOGICHE

Il presidente Margelletti ha ripreso la parola: “Un conflitto nucleare è al momento possibile. La differenza rispetto alla Crisi di Cuba è che si confrontavano due sistemi che tendono a sopravvivere. Qui non è un sistema ma una leadership, quella del Cremlino, che sa che se non spinge l’acceleratore sul loro concetto di vittoria verrà sostituito e in Russia quando ti sostituiscono non hai una fine particolarmente gloriosa”.

Il prof Pievani ha aggiunto e concluso: “Adesso le armi nucleari le hanno diversi Paesi e quando ci sono tanti giocatori la situazione è più instabile. Nel calcolo dell’orologio – ha proseguito – c’è anche il rischio pandemico, il rischio di contatto con animali portatori di virus. E’ fondamentale quindi abolire armi biologiche e creare nuovi sistemi di sorveglianza”.