Coronavirus, l’aumento dei contagi e i nuovi ricoveri in terapia intensiva cominciano davvero a preoccupare. L’apertura dei confini, il liberi tutti, gli italiani che hanno preferito trascorrere le vacanze all’estero tra Spagna, Francia e Croazia preoccupano e potrebbero essere la causa di un secondo lockdown. La preoccupazione è oramai tangibile e non lo nasconde neppure Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’OMS e tecnico del Cts che dalle pagine del Corriere della Sera (data 14 agosto 2020) lancia l’allarme. “Siamo in una fase di lenta crescita dei casi. La curva sale, lentamente ma in modo costante. E può bastare poco per ripiombare nell’emergenza” ha detto Ranieri confermando che la curva dei contagi, oramai in aumento, è un segnale preoccupante e da non sottovalutare. Da diverse settimane, infatti, i grafici pubblicati dall’Istituto superiore di sanità pubblica sono chiarissimi: i contagi sono in aumento sopratutto tra i giovanissimi e le terapie intensive cominciano ad essere ripopolate da persone di età compresa tra i 20 e 40 anni. Le parole di Ranieri dell’OMS arrivano come un fulmine a ciel sereno mentre milioni di italiani si trovano all’estero o sulle spiaggia a festeggiare il Ferragosto. “La gente non abbia compreso quanto siamo in pericolo” – ha detto Ranieri precisando “è adesso che dobbiamo agire, dopo potrebbe essere troppo tardi. Ci vuole un battito d’ali per rientrare nella criticità. Man mano che i casi di nuovi positivi si accumulano i tempi di moltiplicazione dei contagi si accorciano. Significa che la crescita dell’epidemia da lenta diventa rapida e si ha una progressione geometrica”.

Coronavirus Italia, Ranieri: “alta la circolazione del virus”

Lo scenario di poche settimane fa del numero dei contagi da Coronavirus in Italia è oramai solo un ricordo, anche se Ranieri non nasconde che la situazione dell’Italia è sicuramente al momento migliore di quella dei nostri vicini come Francia e Germania, ma bisogna essere tutti responsabili. “Potremmo tenerla in pugno se tutti, dico tutti, mostrassero senso di responsabilità rispettando le tre regole base” – ha detto direttore aggiunto dell’OMS ricordando le regole fondamentali “mascherina, distanziamento e igiene delle mani”. Sicuramente quello a cui stiamo assistendo in questi giorni non aiuta come precisa lo stesso Ranieri: “si vedono movide, affollamenti in spiaggia, giovani che tornano infetti dalle vacanze e spesso diffondono il contagio in famiglia. No, no va per niente bene”. Sul finale il direttore aggiunto dell’OMS parla di un rischio reale: “arrivare a ridosso della riapertura delle scuole con un numero di casi che la renderebbero pericolosissima. Perché è matematico che la curva col ritorno in aula salirebbe ancora”. Per questo motivo ha precisato: “allora o azioniamo il freno o andiamo a sbattere. L’Italia per incidenza di nuovi casi è ancora in coda rispetto ai grandi Paesi europei. Guardiamo cosa succede in Francia e Spagna. Però rispetto a qualche settimana fa il nostro Paese mostra una sequenza di tanti, troppi piccoli focolai che tengono alta la circolazione del virus”.