È raro che la Gran Bretagna accusi un paese estero di tentare di inserirsi nei propri sistemi segreti, in questo caso quelli che riguardano gli studi specialistici per un vaccino contro il Covid, in un modo così duro. Ma è quello che è successo con le dichiarazioni dei servizi di intelligence del National Cyber Security Centre: “Hacker russi quasi certamente legati agli 007 di Mosca avrebbero preso di mira progetti di ricerca anti-Covid”. Non solo: l’intelligence inglese accusa la Russia anche di interferenze durante le elezioni del dicembre 2019. Stefano Piazza, esperto di terrorismo e di cyber war, da noi intervistato, ci spiega che “da tempo Gran Bretagna e Russia sono ai ferri corti, da quando si verificarono alcuni avvelenamenti di ex spie russe in territorio inglese. Le interferenze cibernetiche invece ormai sono una guerra già in atto da tempo, quella commerciale, quella dei droni, molto presto vedremo anche la guerra dell’acqua e adesso la guerra dei vaccini”.
La Russia ha ovviamente smentito la denuncia inglese di tentativo di rubare gli studi sul vaccino anti Covid, ma la denuncia è molto dura. Che ne pensa?
È una notizia tremenda cercare di rubare studi che devono servire al bene di tutta l’umanità. Cominciamo col dire che i rapporti tra Regno Unito e Russia sono ai minimi, sono ai ferri corti dai tempi in cui si sono verificati alcuni avvelenamenti di personaggi sgraditi a Putin in terra inglese. Del resto invece sappiamo bene che la Russia usa questi sistemi tecnologici per influenzare e cercare di sovvertire.
Infatti Londra accusa Mosca di aver cercato di influenzare le elezioni del 2019.
Ovviamente non abbiamo le prove al 100 per cento. Personalmente ho letto il rapporto sulle elezioni ed è estremamente dettagliato. Sulla base di questo rapporto ci sono pochi dubbi che non ci sia stata ingerenza russa. Il rapporto fra l’altro provava il sostegno russo a Jeremy Corbyn, l’ex leader laburista veteromarxista.
Per quanto riguarda il virus invece?
Per il virus è chiaro che il Regno Unito per fare queste affermazioni deve avere in mano qualcosa di veramente grosso. È una cosa enorme cercare di rubare gli studi sanitari sul vaccino anti-Covid.
Anche Usa e Canada si affiancano alle accuse inglesi, perché?
Gli Usa sono il bersaglio della propaganda putiniana da sempre e anche il Canada è colpito da questa propaganda ostile del governo russo. È un paese nell’orbita americana, molto ricco economicamente, è interessante penetrarne i segreti. Spesso ci accorgiamo di questi attacchi cibernetici quando vengono fatti in paesi che hanno una valenza strategica, ad esempio Israele, ma anche quando capitò a noi. In realtà molti paesi al mondo subiscono attacchi ordinati dal governo russo che poi non possiamo provare. Il rapporto inglese invece li inchioda.
I russi sono i migliori?
Non direi, sono molto bravi anche i nordcoreani, gli iraniani, i cinesi. In questo settore ci sono diverse eccellenze, certo i russi sono molto bravi.
C’è chi dice che la guerra del futuro non si combatterà più con gli eserciti ma in modo cibernetico. È così?
Direi che dentro questo tipo di guerra ci siamo già. È una guerra che si gioca in diversi modi, la guerra cibernetica. Si cercano i i segreti commerciali. La guerra commerciale tra Cina e Usa ne è un esempio. Ma per fare la guerra vera ci vorranno sempre uomini e armi.
Questo episodio dimostra che si fa la guerra per avere il vaccino. Quella che sarebbe stato disponibile per tutti i paesi del mondo era solo un’illusione?
Chi parla di vaccino disponibile in poco tempo crea solo false speranze. Ci vorrà del tempo, per quanto ne so ci sono solo due paesi vicini a crearlo.
Quali?
Svizzera e Israele.
Anche loro se lo terranno stretto?
Fa parte di quello che ha detto lei prima, sarà una guerra commerciale, vedremo la guerra dei droni, la guerra commerciale, la guerra dell’acqua molto presto e la guerra dei vaccini.
(Paolo Vites)