La prossima guerra non si combatterà sulla Terra ma nello spazio, e più in particolare per la conquista della Luna. Questa è la teoria di mosti esperti soprattutto confermata dal fatto che stanno riprendendo con enormi sforzi tecnologici ed investimenti gli impegni dei paesi più ricchi nel portare avanti le missioni di allunaggio con lancio di sonde, che però per il momento si stanno dimostrando fallimentari. L’interesse internazionale nei confronti del satellite è cresciuto in maniera esponenziale dopo un periodo di lungo vuoto e disinteresse a partire dall’ultima missione Apollo condotta dagli Usa.



Il quotidiano francese L’Opinion fa il punto della situazione analizzando quali sono i prossimi progetti delle potenze mondiali per tentare di arrivare primi sulla Luna. Sicuramente i nuovi obiettivi saranno più facili da raggiungere perchè supportati da imprese private, che in aiuto a quelle finanziate da enti statali potrebbero garantire una maggiore spinta tecnologica e risolvere gli storici problemi che interessano i lanci. Come ad esempio quello della mancanza di carburante, motivo per cui l’ultima missione giapponese si è schiantata sulla superficie senza successo, e la stessa cosa era successa per quella precedente del lander israeliano privato Beresheet.



Corsa internazionale alla conquista della Luna, la prossima guerra si combatterà nello spazio?

Quali sono attualmente i paesi più interessati alle missioni lunari? Sicuramente da parte degli Stati Uniti è tornata una certa voglia di riconquista, anche perchè attualmente nel campo spaziale domina il progetto SpaceX di Elon Musk, con il maggior numero di satelliti in orbita nel settore privato. La Cina non ha nascosto poi l’interesse ad un prossimo allunaggio, annunciando proprio il 12 luglio scorso l’avvio di un progetto che mira a riportare per la prima volta astronauti sul satellite entro il 2030. Ma anche l’India sta finanziando il settore spaziale e quello satellitare per arrivare ad essere competitivo nel campo con altre potenze mondiali.



La prospettiva di una nuova guerra per il controllo lunare sembrerebbe quindi sempre più vicina, anche perchè la posta in gioco è strategica per una dominazione politica dello spazio. La corsa quindi si fa sempre più agguerrita, perchè come sostengono gli analisti internazionali, i governi potrebbero utilizzare la scusa dell’esplorazione scientifica per poter poi affermare una volta raggiunto l’allunaggio che si tratta di un territorio conquistato legittimamente, anche se la Luna dovrebbe essere patrimonio comune.