Una guerra su larga scala in Europa non è un’ipotesi remota secondo Josep Borrell, capo diplomatico dell’Unione europea. In un intervento a Bruxelles di martedì, ha dichiarato che l’Europa deve prepararsi a un potenziale conflitto al di là dell’Ucraina, perché «non è più una fantasia». L’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, come riportato dal Financial Times, ha ricordato che «la Russia minaccia l’Europa» non solo con la guerra in Ucraina, ma anche tramite gli attacchi ibridi agli Stati membri dell’Ue.
«La guerra si sta certamente profilando intorno a noi. Una guerra convenzionale ad alta intensità in Europa non è più una fantasia». È la prima volta che Borrell parla in maniera così esplicita della minaccia russa, dopo i recenti allarmi dei capi militari e dei leader del Nord Europa in merito al rischio di ulteriori attacchi della Russia oltre l’Ucraina. Infatti, a febbraio il ministro danese della Difesa aveva dichiarato che il Cremlino potrebbe mettere alla prova la solidarietà della Nato entro tre-cinque anni.
BORRELL SULLA “CRISI ESISTENZIALE” DELLA SICUREZZA IN EUROPA
La guerra alle porte dell’Europa ha messo a nudo le lacune dell’industria della difesa e mostrato l’insufficienza delle capacità militari europee. Ma ha anche allarmato le capitali che temono una retromarcia degli Stati Uniti con l’eventuale ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca dopo le elezioni presidenziali di novembre. I Paesi europei hanno incrementato gli investimenti nella loro capacità di produzione industriale, nel tentativo di incrementare le forniture all’Ucraina. Ma sono necessari maggiori investimenti, visto che la situazione della sicurezza in Europa è in una «crisi esistenziale» secondo Josep Borrell.
«Abbiamo bisogno di un nuovo veicolo di finanziamento intergovernativo… paragonabile a quello che abbiamo creato durante la crisi finanziaria dell’Eurozona», ha aggiunto l’ex ministro spagnolo. «L’ombrello degli Stati Uniti, su cui abbiamo fatto affidamento fin dalla guerra fredda, potrebbe non essere sempre aperto. Forse, a seconda di chi governa Washington, non potremo contare sull’America per proteggerci», ha concluso Borrell.