Il rischio guerra tra Russia e Ucraina è concreto ed è il più grande degli ultimi trent’anni in Europa. A lanciare l’allarme è l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), che paventa scenari oscuri. Anche la Nato due giorni fa aveva affermato che il rischio di un conflitto è reale. I timori sono legati all’intensificarsi delle forze militari russe al confine dell’Ucraina: «Non abbiamo registrato grandi cambiamenti di recente, ma questo accumulo di truppe è ancora molto preoccupante», afferma Roba Bauer, presidente del comitato militare della Nato dopo la riunione con i capi di Stato maggiore della Difesa dei Paesi membri dell’Ue a Bruxelles. Ma l’allarme vero e proprio è scattato dopo il fallimento del dialogo tra Stati Uniti e Russia. Il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, ritiene che non ci siano i presupposti per continuare il dialogo, in quanto gli americani hanno rifiutato le richieste fondamentali del suo governo, cioè negare all’Ucraina l’ingresso nella Nato, bloccare l’espansione verso Est dell’Alleanza e tornare all’architettura della sicurezza precedente al 1997.
Come se non bastasse, ora la Russia minaccia di mandare soldati a Cuba e in Venezuela in risposta alle truppe occidentali nei territori dell’ex Patto di Varsavia. «Dobbiamo prendere queste dichiarazioni seriamente e prepararci all’eventualità che possa esserci un’escalation», dichiara Mike Carpenter, ambasciatore Usa all’Osce, ribadendo che sono pronti a negoziare su missili, esercitazioni e garanzie di sicurezza per Mosca, senza però rinunciare ai principi della Nato. Il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ha aggiunto benzina sul fuoco, spiegando che la Russia potrebbe creare un pretesto per invadere l’Ucraina.
UE PROROGA SANZIONI CONTRO RUSSIA
Con il rischio di una guerra tra Russia e Ucraina, gli Stati Uniti si dicono pronti a tutti gli scenari con Mosca, anche a prendere le misure necessarie per difendere gli alleati e sostenere i propri partner per difendere ogni aggressione. In primis, non escludono possibili restrizioni economiche contro la Russia e contro il presidente russo Vladimir Putin, invece il Consiglio Ue ha prorogato di sei mesi, quindi fino al 31 luglio 2022, le sanzioni contro Mosca per la destabilizzazione dell’Ucraina. Si limita l’accesso ai mercati dei capitali primari e secondari dell’Ue per alcune banche e società russe, si vietano forme di assistenza finanziaria di intermediazione nei confronti delle istituzioni finanziarie russe, né è consentita l’importazione, l’esportazione o il trasferimento diretto o indiretto di tutto il materiale relativo alla difesa.
UCRAINA SOTTO CYBER ATTACCO
In questo complesso e delicato scenario si inserisce la notizia di un attacco informatico ai danni dell’Ucraina. Diversi siti riconducibili al governo ucraino, infatti, risultano inaccessibili a causa di un cyber attacco che per ora non è stato rivendicato. Nel mirino, ad esempio, i siti delle Emergenze e del Ministero degli Esteri. Sull’accaduto è stata già aperta un’indagine, ma sul fatto che dietro questo attacco ci sia la Russia non si espone ancora nessuno. Il portavoce del Ministero degli Esteri ucraino, infatti, ha aggiunto che è ancora troppo presto per individuare il responsabile, ma ha parlato «c’è una lunga storia di attacchi russi contro l’Ucraina». Di sicuro questo attacco arriva in un momento molto delicato per l’Ucraina, visto che i negoziati non hanno prodotto risultati finora.