GUERRA RUSSIA UCRAINA, L’ALLARME DELLA FINLANDIA

Il rischio per l’Ucraina che l’Occidente l’aiuti sempre meno nella guerra scatenata dalla Russia con l’invasione di due anni fa è sempre più concreto: a lanciare l’allarme è la Finlandia, che così mette in guardia Volodymyr Zelensky, il quale è invece convinto di poter vincere il conflitto. La ministra degli Esteri finlandese Elina Valtonen non solo sostiene che gli alleati occidentali si stiano stancando di aiutare Kiev, ma soprattutto auspicano sempre più in una qualche soluzione del conflitto. “È reale, lo è sempre di più“, ha dichiarato la ministra in merito appunto alla stanchezza occidentale.



Inoltre, ha spiegato che la guerra in Medio Oriente sta distogliendo l’attenzione in merito a ciò che accade in Ucraina, oltre le risorse. Lo dimostrano, ad esempio, le discussioni alla recente Assemblea Generale delle Nazioni Unite. “Questi due conflitti sono ovviamente molto legati, ma noi europei dobbiamo  capire che se consentiamo alla Russia di vincere in Ucraina, in sostanza mettiamo fine alla credibilità della nostra deterrenza“, ha dichiarato Valtonen, esortando l’Occidente a continuare a sostenere gli ucraini con aiuti militari e non solo.



GUERRA RUSSIA UCRAINA, “INASPRIRE LE SANZIONI”

Il supporto a Kiev c’è, ma quanto basta? Questa è ciò che bisogna chiedersi“, sostiene la ministra degli Esteri della Finlandia. Proprio oggi la Lettonia ha stanziato altre risorse a sostegno dell’Ucraina. “Molti (Paesi, ndr) vorrebbero pensare che, soprattutto in vista della guerra in Medio Oriente, sarebbe ottimale trovare una soluzione a questo conflitto che la Russia sta portando avanti“, ha ammesso Valtonen, secondo cui bisognerebbe inasprire le sanzioni volte a danneggiare l’economia della Russia, soprattutto la “flotta ombra” russa di petroliere che stanno crescendo. Si tratta di un sistema usato da Mosca per aggirare le sanzioni sulle vendite di greggio.



Un aspetto che riguarda da vicino la Finlandia: , visto che si tratta di navi assicurate e di qualità scarsa che aggirano il tetto dei prezzi e mettono a rischio l’ambiente, in particolare nel Mar Baltico. Un’ulteriore preoccupazione per la quale bisogna fare di più secondo la ministra. Infatti, Finlandia, insieme alla Danimarca e agli altri Stati del Mar Baltico sta cercando di capire su come inasprire ulteriormente le sanzioni su questo fronte, anche perché lo stop alle navi russe auspicato comporterebbe una violazione del diritto internazionale. In ogni caso, Valtonen ha riferito che altre navi ed entità correlate saranno aggiunte alle liste di sanzioni e ha esortato l’Ue a colpire anche le istituzioni finanziarie che favoriscono le transazioni commerciali.

I dati riportato dallo studio della Kyiv School of Economics sono eloquenti: la Russia ha incrementato del 70% nel giro di un anno la capacità di trasporto della flotta ombra, nonostante le sanzioni e la stretta sugli assicuratori. Le sanzioni sono state efficaci, secondo il ricercatore Hilgenstock, ma la platea delle navi finite nel mirino è limitata per fermare questa flotta.