Il 712esimo giorno della guerra tra Russia e Ucraina

La guerra tra Russia e Ucraina è giunta ormai al 712esimo giorno di combattimenti pressoché ininterrotti, seppur sul campo, per stessa ammissione del presidente ucraino Zelensky, la situazione di uno stallo che perdura ormai da mesi. Si ricorderà, infatti, la controffensiva avviata da Kiev, che avrebbe dovuto ribaltare la situazione e rompere le linee di Putin, ma che si è tradotta solamente in pochi metri di terreno riconquistati.



Sulla guerra tra Russia e Ucraina nella serata di ieri è arrivata quella che poteva essere un’ottima notizia, con lo sblocco da parte del Senato USA del nuovo pacchetto di aiuti, bloccato dall’opposizione dei Repubblicani che vorrebbero, in cambio, una legge contro i migranti del Messico. Il Senato, infatti, attorno all’una di notte italiana ha reso pubblico un accordo bipartisan che conteneva, oltre agli aiuti per l’Ucraina per combattere la guerra contro la Russia, anche aiuti per Israele e Taiwan, e regole più ferree per la richiesta di asilo per i migranti che entrano dal Sud. Tuttavia, poche ora dopo è arrivata la risposta della Camera, per messo dello speaker Mike Johnson, che ha respinto l’accordo per gli aiuti, sottolineando che “è forse anche peggio di quanto ci aspettassimo. Non andrà neanche vicino alla fine della catastrofe al confine creata dal presidente”.



Ultime notizie sulla guerra Russia-Ucraina, Zelensky: “Putin arriverà in UE”

Per quanto riguarda la situazione sul campo, la guerra tra Russia e Ucraina non sembra essere cambiata molto nelle ultime giornate. I media ucraini hanno parlato di un bombardamento contro nove comunità lungo il confine dell’Oblast di Sumi, nel corso dei quali si sarebbero verificate almeno 100 esplosioni, mentre l’esercito russo sembra aver schierato diverse forze ed armi lungo il confine.

Ieri sera, inoltre, il presidente dell’Ucraina, Zelensky, impegnato nella guerra contro la Russia, è stato intervistato in esclusiva dal Tg1 italiano. Ammettendo di aver commesso degli errori nella conduzione della guerra, ma sottolineando che non è intenzionato a fermarsi, il presidente ucraino ha detto chiaramente che “sul terreno c’è uno stallo“, ma che secondo lui è giustificato dai “ritardi negli equipaggiamenti. Non bastano le munizioni ma servono mezzi tecnici moderni”. L’Ucraina, però, è riuscita secondo il presidente a difendersi bene nella guerra contro la Russia e a distanza di due anni “circa il 26% del territorio nazionale è ancora sotto l’occupazione, ma vediamo che l’esercito russo non riesce ad avanzare”. A chi si dice stanco della guerra e degli aiuti, Zelensky ci ha tenuto a ricorda che “la guerra può arrivare anche da voi perché abbiamo a che fare con Putin. Quando arriverà nessuno sarà pronto, gli eserciti UE non sono pronti”.