Gerhard Schröder, “si poteva fare la pace in Ucraina, ma…”

Il cancelliere tedesco Gerhard Schröder ha parlato della guerra tra Russia e Ucraina e ha fornito in maniera dettagliata il suo punto di vista in merito alla vicenda. Nello specifico ha commentato i colloqui avvenuti al vertice russo-ucraino, il tema principale è stato quello riguardante la pace tra i due stati. Schröder come riporta Die Welt, ha confermato che la pace, a differenza di quanto diffuso dai media, era raggiungibile e che l’accordo iniziale prevedeva di mantenere i territori orientali in Ucraina. Per quanto riguarda la Crimea si era invece optato per una “soluzione sudtirolese”, afferma sempre Schröder a Die Welt.



Tutto questo però non si è mai realizzato perché a detta del cancelliere tedesco Schröder, Zelensky non è autonomo nelle decisioni, parla infatti di “circoli più potenti” che hanno impedito la pace tra i due stati. Non è sceso nei dettagli ma ha fatto intendere che era credenza diffusa che un proseguo dei combattimenti avrebbe messo a dura prova la Russia indebolendola. Verso la conclusione della sua intervista, Schröder invita a non abbassare la guardia in merito al conflitto ma anzi batte sul fatto che potrebbe intensificarsi. A Die Welt ha confidato di aver giudicato l’invasione dell’Ucraina da parte di Putin come un grave errore”.



Volodymyr Zelensky, “la pace giusta”

Sono giorni e ore delicate in merito alla pace tra Russia e Ucraina, il cancelliere tedesco Schröder ha parlato di “circoli più potenti” che bloccano la pace, Zelensky dal canto suo invoca la pace giusta che si può concretizzare solamente se Stati Uniti e Gran Bretagna autorizzano Kiev a sganciare missili a lungo raggio in territorio russo. Il presidente ucraino Zelensky vuole a tutti i costi far valere le proprie posizioni e per questo motivo, come riporta l’agenzia Ansa, non ha perso tempo a volare a New York per incontrare Joe Biden, Kamala Harris e forse anche Donal Trump ed esprimere personalmente la sua posizione.



Joe Biden potrebbe concludere il suo mandato aumentando il numero degli aiuti in favore dell’Ucraina, dal canto suo Zelensky ha riposto la sua fiducia nella conferenza di pace che si terrà a Novembre ma i suoi piani sono stati disattesi in quanto Mosca non vi prenderà parte. Il nocciolo della questione è la richiesta di Zelensky di ricevere l’autorizzazione a sganciare missili a lungo raggio in territorio Russo. Da monitorare sarà anche l’incontro che il presidente ucraino Zelensky avrà con Donald Trump che è risaputo non avere una particolare simpatia per la causa Ucraina. In Unione Europea si mantiene una certo riserbo in merito ai missili a lungo raggio per evitare di peggiore ulteriormente la situazione con Putin.