Egitto, Etiopia e Sudan sono da sempre coinvolte in una battaglia per le acque del Nilo. La diga costruita nel 2011 Grand Ethiopian Renaissance, garantisce all’Etiopia l’elettrificazione e l’approvvigionamento di energia, ma come sostenuto da sempre dal governo egiziano, toglie importanti risorse ai paesi confinanti. I trattati tra le tre nazioni sono stati diversi con incontri nei quali si è cercato di mediare per trovare una soluzione comune. Ma ora che è entrata in ballo anche la crisi in Sudan e il colpo di stato, si potrebbe riaccendere la “grande guerra per l’acqua” visto che Etiopia ed Egitto sono contrapposte anche nel sostenere le due parti che si contendono il potere in Sudan.
Già qualche anno fa l’Egitto aveva minacciato un probabile uso della forza, con operazioni dell’esercito e un attacco che però, fortunatamente, non è mai avvenuto. Ma il rischio che con il crescere della tensione ci possa essere una nuova escalation nel conflitto è reale. Come riporta il quotidiano tedesco Die Welt, al momento i due paesi hanno dichiarato di non voler essere coinvolti nella crisi interna del Sudan, ma in realtà ci sono già stati episodi di violenza, con uccisioni al confine Etiope di sei militari sudanesi.
GUERRA IN SUDAN RIACCENDE TENSIONI TRA EGITTO ED ETIOPIA
Il conflitto in Sudan oltre ai problemi legati all‘esodo di massa della popolazione che cerca di scappare da una guerra civile, e a quelli geopolitici che stanno ridisegnando nuove alleanze, nelle quali entrano in gioco anche Russia e Cina potrebbe riaccendere la violenza legata alla guerra per il Nilo. Una soluzione tra Egitto ed Etiopia che nonostante le tregue diplomatiche non è stata mai trovata. Ora con l’appoggio dell’Etiopia al golpista Hemeti, l’Egitto si sente sempre più isolato nel cercare di difendere i diritti sull’acqua.
La maggior parte dell’agricoltura del paese si sostiene grazie alla zona fertile che nasce sulle rive del fiume, e ulteriori alleanze tra Sudan ed Etiopia potrebbero far sfociare definitivamente la tanto minacciata operazione militare che potrebbe avere conseguenze disastrose. Uno dei maggiori problemi, come fa notare anche Die Welt, è che al momento non c’è alcun sostegno all’Egitto dagli storici partner commerciali, che avrebbero tutti gli interessi nella tutela del fiume Nilo, compresa la Germania.