Natan Sharansky, ex ministro d’Israele sotto Ariel Sharon, saggista e per dieci anni a capo dell’Agenzia ebraica, ha parlato del conflitto contro Hamas sulle pagine del Foglio. Disegna, tuttavia, un futuro tragico per l’Europa e per il mondo libero, che finirà schiacciato dai terroristi, nel caso in cui questi ultimi dovessero riuscire a vincere contro gli israeliani, o anche solo ad indebolire lo Stato ebraico.



“L’attacco del 7 ottobre” da parte di Hamas contro Israele, secondo Sharansky, è stato “un massacro e un pogrom allo stesso tempo“. I terroristi, spiega, “hanno ucciso e stuprato e pubblicato tutto su Internet. Hanno bruciato le persone vive per terrorizzarci. Ci hanno imposto una guerra senza scelta, per restaurare la nostra patria”. Nonostante questo, però, Israele, che “fino a oggi era diviso” ne è uscito più unito che mai, portando avanti la bandiera della “lotta per la nostra esistenza” che ora si gioca tutta contro Hamas, così come nella Seconda guerra mondiale si giocò contro i nazisti e i fascisti.



Sharansky: “Se Hamas sconfigge Israele sorgerà il terrore islamista”

“Dietro alla lotta contro Israele” ordita da Hamas, spiega ancora Sharansky, “c’è l’antisemitismo e non si capacita di come “in occidente [ci sia] questa malata approvazione per quanto è successo”. Fatto che gli riporta alla mente “la vecchia teoria marxista leninista che, al tempo dei pogrom, diceva che i massacri di ebrei erano rivolti contro il capitalismo. I progressisti pensano che i palestinesi siano oppressi fra gli oppressi. E così giustificano la negazione del diritto israeliano a esistere“.



A conti fatti, tuttavia, secondo Sharansky la guerra tra Israele e Hamas, permeata di “antisemitismo, è una grande minaccia all’Europa. Il fatto che ci siano tutte queste manifestazioni contro Israele da parte degli immigrati di seconda e terza generazione”, spiega, “mostra il fallimento del progetto di integrazione dell’Europa”. Secondo lui, invece, “Israele è il paese che in medio oriente incarna i valori occidentali, parte del mondo libero, il paese degli ebrei”, ma che sotto i colpi di Hamas “è collassato. Se Hamas riuscisse a indebolire” Israele, conclude Sharansky, “sarebbe il più grande incoraggiamento al terrore. [Se] riuscirà nel suo progetto di sconfitta anche solo parziale, allora tutto il mondo vedrebbe l’emergere del terrore islamista. E l’Europa oggi è molto vulnerabile”.