Guerra Turchia Siria, importante svolta dopo il colloquio di Sochi tra Vladimir Putin e Recep Erdogan: annunciata una nuova tregua di 150 ore per consentire il ritiro dei curdi dall’area di confine con la Siria – zona cuscinetto di circa 32 km – come già richiesto cinque giorni fa dall’accordo raggiunto tra Ankara e Washington. Come riporta Il Fatto Quotidiano, l’intesa tra Turchia e Russia prevede pattugliamenti congiunti fino a 10 chilometri e la conservazione dell’attuale status quo nell’area. Intervenuto in conferenza stampa, Putin ha spiegato: «Il presidente turco mi ha spiegato le ragioni dell’offensiva: io sono convinto che i sentimenti separatisti nel Nord-Est della Siria siano fomentati dall’esterno e la regione va liberata dalla presenza illegale straniera». Il numero uno di Mosca ha poi evidenziato la sua preoccupazione circa un ritorno dell’Isis: «I terroristi non devono trarre forza dall’operazione della Turchia».
GUERRA TURCHIA SIRIA, CURDI: “SIAMO FUORI DA SAFE ZONE”
Recep Erdogan si è detto soddisfatto al termine del vertice di Sochi, durato quasi sette ore: «Con Putin abbiamo raggiunto un’intesa storica per la lotta contro il terrorismo, l’integrità territoriale e l’unità politica della Siria, senza dimenticare il ritorno dei rifugiati». Media siriani e panarabi fanno sapere che le forze curdo-siriane si sono ritirate dalla zona di sicurezza nel nord-est del Paese come già chiesto negli scorsi giorni, con le forze curde che hanno informato quelle americane di aver ritirato le truppe dalla “safe-zone”. E Donald Trump deve fare i conti con le pressioni interne a proposito del mantenimento delle truppe in Siria: «Il presidente dovrebbe lasciare le truppe americane in Siria», ha affermato il leader della maggioranza al Senato, il repubblicano Mitch McConnell. Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore.