Lucio Caracciolo commenta la guerra in Ucraina

Secondo il giornalista Lucio Caracciolo, che da tempo ormai svolge delle attuali e precise analisi sulla guerra in Ucraina, il conflitto tra le due potenze potrebbe, se l’Occidente volesse, perdurare all’infinito. Di contro, però, senza il supporto dei Paesi occidentali, Kiev finirebbe presto per crollare sotto il peso militare, economico ed umano di Mosca. Secondo Caracciolo, se ci sarà un esito a questa guerra, sarà sicuramente militare, perché ormai la via diplomatica sembra essere impraticabile.



La guerra in Ucraina, infatti, secondo lui è ormai diventata un fatto esistenziale, tanto per Kiev, quanto per Mosca, e in gioco ci sarebbe la Patria di uno dei due leader, secondo Caracciolo. Nessuno dei due, sostiene, sarebbe disposto ad accettare una riduzione del benessere e del prestigio del proprio Stato, ed un passo indietro da parte di uno dei due significherebbe la sua fine. In questa equazione della guerra in Ucraina che sembra irrisolvibile, inoltre, si inserisce anche un terzo elemento, gli Stati Uniti, ovvero l’unica Nazione che potrebbe porre veramente fine, in un modo o nell’altro, a questo conflitto.



Il peso degli USA tra Ucraina e Russia

Qualsiasi siano gli esiti della guerra in Ucraina, ritiene Caracciolo, saranno “di taglia mondiale” proprio per il peso che l’America ha nel conflitto. Spiega che per “imporre la fine della guerra” gli USA possono compiere tre passi: “ridurre il sostegno militare, convincendo Zelensky dell’impossibilità di vincere; entrare in guerra; negoziare con i russi un cessate il fuoco”. Tutti e tre, secondo Caracciolo, “scenari molto improbabili”.

Inoltre, gli USA non avrebbero secondo lui nessun interesse nel concludere la guerra in Ucraina, che indebolisce la Russia, “unico anche se non spontaneo socio del nemico principale”, ovvero la Cina. “I russi sono avvantaggiati per ragioni demografiche, militari e materiali”, spiega ancora Caracciolo, ma “noi occidentali abbiamo compensato questo squilibrio”. Ma il problema è che “prima o poi non basterà più” e solo a quel punto ci troveremo ad una scelta, “fare davvero e direttamente la guerra alla Russia oppure lasciare che la Russia prevalga”. Una scelta che secondo lui è sempre più vicina, e per ora penderebbe ovviamente a favore della Russia, con nessuno degli attori mondiali che sembra veramente intenzionato ad entrare in guerra per sostenere l’Ucraina.