Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa ha incolpato la NATO per la guerra in Ucraina e ha anche asserito che resisterà alle richieste di condannare la Russia. Queste sono state le sue parole, riportate dall’agenzia di stampa internazionale Reuters: “La guerra avrebbe potuto essere evitata se la NATO avesse ascoltato gli avvertimenti dei suoi stessi leader e funzionari nel corso degli anni che la sua espansione verso est avrebbe portato a una maggiore, non minore, instabilità in Europa”.



Tuttavia, il Sudafrica “non può condonare l’uso della forza e la violazione del diritto internazionale. Alcuni insistono sul fatto che dovremmo prendere una posizione molto conflittuale contro la Russia. L’approccio che adotteremo (invece) sarà più morbida, insistendo sul fatto che ci dovrebbe essere il dialogo. Gridare e urlare non porterà alla fine di questo conflitto”.



RAMAPHOSA (PRESIDENTE SUDAFRICA): “ALCUNI CI STANNO CHIEDENDO DI FARE DA MEDIATORI”

Ancora attraverso le colonne di “Reuters”, Cyril Ramaphosa ha sottolineato come in molti guardino con interesse al Sudafrica e la ragione di questo improvviso appeal vanta ragioni storiche, legate alla sua neutralità: “Alcuni Paesi si stanno avvicinando a noi per chiedere un ruolo di mediazione. Dal canto nostro, non vogliamo mai fingere di avere una grande influenza come altre nazioni, ma siamo stati avvicinati”.

Il partito di Rampahosa, denominato African National Congress, ha governato il Sudafrica dalla fine del dominio della minoranza bianca nel 1994 e vantava forti legami con l’ex Unione Sovietica, che ha addestrato e sostenuto gli attivisti anti-apartheid durante la guerra fredda. Per questo motivo, il Sudafrica è a volte guardato con sospetto tra i rivali della Russia in Occidente, anche se beneficia di un alto livello di influenza diplomatica rispetto alle sue dimensioni economiche dopo la sua transizione pacifica alla democrazia. Chissà che la mossa decisiva per archiviare al più presto questo conflitto bellico non possa arrivare dalla porzione più meridionale del continente nero.