Prosegue la guerra in Ucraina dopo l’invasione dell’esercito russo, ma da Mosca arriva nelle ultime ore uno spiraglio per la pace. Parlando con l’agenzia di stampa nazionale Tass, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, al corrispondente dell’agenzia al Forum economico internazionale di San Pietroburgo, ha spiegato che: “Le iniziative di pace tese alla soluzione del conflitto ucraino proposte da vari Paesi contengono idee che potrebbero funzionare”, rispondendo a precisa domanda in merito al fatto che vi fossero idee praticabili nei piani di pace proposti da eventuali altri Paesi. Zakharova ha aggiunto: “Certo che ci sono”.
“Ribadisco che siamo grati ad ogni Paese, ad ogni Stato, ad ogni personaggio pubblico, visto che molte proposte sono state avanzate personalmente da personaggi pubblici internazionali. Siamo grati a tutti coloro che parlano di pace, che fanno proposte in tal senso e vogliono rendersi utili. Ci sono idee interessanti, che possono funzionare. Ci sono idee che sono consonanti con i nostri approcci, come l’iniziativa cinese”. Negli ultimi mesi numerosi Paesi starebbero lavorando alla Pace, ma a riguardo è uscito allo scoperto anche il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che di contro ha escluso qualsiasi possibilità di colloqui fra Kiev e Mosca.
GUERRA UCRAINA, MOSCA APRE ALLA PACE, ZELENSKY: “NO A NEGOZIATI CON LA RUSSIA”
Parlando al termine dell’incontro con una delegazione di leader africani, che avevano esortato le due parti in guerra a cercare di ridurre la tensione nel più breve tempo possibile. Il team diplomatico, come riferito dal sito di RaiNews, si è recato a Kiev per esprimere le proprie preoccupazioni, quelle di un continente, appunto l’Africa, che ha molto sofferto dopo l’invasione russa, in particolare per la questione del grano, con i prezzi che sono aumentati a dismisura da quando è appunto scoppiato il conflitto.
Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa a riguardo ha spiegato che “dovrebbe esserci la pace attraverso i negoziati”. Ma Zelensky ha aggiunto: “Ho detto chiaramente più volte durante il nostro incontro che consentire qualsiasi negoziato con la Russia ora che l’occupante è sulla nostra terra significa congelare la guerra, congelare il dolore e la sofferenza”.