Lucio Caracciolo, direttore di “Limes” e “Scuola di Limes”, è intervenuto in qualità di ospite ai microfoni di “Otto e Mezzo”, trasmissione di La 7 condotta da Lilli Gruber e andata in onda nella serata di lunedì 25 aprile 2022. In particolare, Caracciolo si è soffermato sulla ricorrenza di ieri, Festa della Liberazione, che segna un giorno davvero significativo per quanto riguarda la storia del nostro Paese. Tuttavia, si sono mischiate tematiche che nulla hanno a che vedere con ciò che è accaduto nel 1945 ed è riportato nei libri di storia, con particolare riferimento alla guerra in Ucraina.



Questo è il motivo per il quale il portavoce di “Limes” ha pronunciato le seguenti parole: “È uno dei 25 aprile più tristi che io ricordi. Non si capisce cosa c’entri la guerra in Ucraina col 25 aprile, che è la Festa della Liberazione dell’Italia dall’invasore tedesco e dai fascisti. Quello che si cerca di mettere insieme è appunto ciò che non può stare insieme: sovrapponiamo sempre il passato all’attualità, come se fosse presente. Mescoliamo tutto”.



GUERRA IN UCRAINA E 25 APRILE, CARACCIOLO (LIMES): “TROPPE STRUMENTALIZZAZIONI”

Lucio Caracciolo (Limes), nel prosieguo del suo intervento a “Otto e Mezzo”, ha sottolineato a gran voce che “le contestazioni non ci sarebbero mai state, se non ci fosse stato il 25 aprile: abbiamo avuto quellavittoria.

Insomma, secondo Caracciolo è bene tenere separate le dinamiche collegate alle tematiche dell’attualità più stringente da ciò che la storia ci ha consegnato, in modo da evitare parallelismi che finirebbero unicamente per inquinare la memoria di un popolo, quello italiano, che ha ritrovato il 25 aprile di 77 anni fa la sua libertà.