Guerra Ucraina-Russia: bombardamenti a Kharkiv

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, su Telegram, ha postato un video mentre cammina dentro le trincee, scrivendo: “Continua la costruzione di fortificazioni nella regione Nord-orientale di Sumy. Ho ispezionato trincee, posti di tiro, di comando e di osservazione. Stiamo rafforzando le nostre difese. Sono grato a tutti coloro che partecipano a questo lavoro”. La guerra Ucraina-Russia prosegue inesorabile con vari attacchi come quello sul quartiere residenziale di Kharkiv. Il sindaco della città Ihor Terekhov su Telegram ha scritto che nel bombardamento sono stati colpiti alcuni condomini. Il bilancio provvisorio parla di un morto e almeno dodici feriti. “È un altro atto di terrore sanguinario contro gli ucraini. Al momento sappiamo di un morto. Altri sei sono feriti, due in gravi condizioni”, ha scritto.



Secondo Terekhov “gli edifici di cinque piani dove vivevano le persone sono stati pesantemente danneggiati”. Colpito anche “un istituto di chirurgia d’urgenza”. Sempre nella giornata di oggi una donna è rimasta uccisa nel villaggio di Mykhailivka, nella regione meridionale di Kherson. Un drone lanciato dall’esercito russo ha colpito il condominio dove abitava la signora, come scritto su Telegram dal governatore Oleksandr Prokudin: “Le truppe russe continuano a terrorizzare Kherson. Fin dal mattino si sono sentite esplosioni. Gli occupanti russi hanno colpito con un drone un edificio residenziale nel distretto di Beryslav. Una residente è stata ferita mortalmente mentre era in casa“.



Guerra Ucraina-Russia: accuse di Mosca verso Kiev

La Russia torna ad accusare l’Ucraina per la strage del Crocus City Hall di Mosca. Il direttore dell’Fsb Bortnikov ha affermato che dietro l’attacco ci sarebbero gli 007 di Kiev che addestrerebbero terroristi in Medio Oriente. I risultati preliminari dell’inchiesta indicherebbero “un coinvolgimento” di Usa e Gran Bretagna: per questo i russi hanno annunciato una “rappresaglia”. Lo stesso Putin ha spiegato che l’attacco è stato compiuto da “estremisti islamici”: il presidente ha però puntato il dito contro l’Ucraina, aggiungendo che l’inchiesta avrà proprio come obiettivo quello di scovare i mandanti. A detta dello “Zar”, i quattro terroristi accusati di essere gli autori materiali del massacro si sarebbero diretti proprio verso l’Ucraina.



Lo stesso Bortnikov ha sottolineato come Kiev, per i terroristi, fosse pronta ad una accoglienza da “eroi”. Diversa la versione del presidente bielorusso Alexander Lukashenko, secondo il quale i quattro presunti autori della strage si sono diretti in un primo momento verso il confine con il suo Paese e non con l’Ucraina. Arrivati nella regione russa di Bryansk “hanno capito che era impossibile entrare in Bielorussia” per i posti di blocco subito istituiti d’accordo con Putin e perciò “hanno cambiato strada e si sono diretti al confine russo-ucraino” secondo Lukashenko. Kiev, intanto, continua a respingere le accuse.