Le ultime notizie sulla guerra tra Russia e Ucraina: giorno 720

La guerra tra Russia e Ucraina è giunta ormai all’alba dei due anni di combattimenti (quasi) ininterrotti, e nel giorno 720 non sembra esserci ancora un barlume di pace all’orizzonte. Da tempo è diventato difficile seguire con precisione gli scontri, che sono ormai estesi a tutta la regione ucraina, seppur sul campo ormai da oltre 6 mesi la situazione sembri essere di un completo stallo, con posizione barricate e poche incursioni di successo nelle linee nemiche.



Complice dello stallo della guerra tra Russia e Ucraina anche l’inverno, notoriamente rigido nella regione e poco adatto per l’uso di mezzi pesanti e carri armati. Tuttavia, l’aspetto positivo è che gli USA, dopo settimane di intense trattative sono riusciti a sbloccare un nuovo pacchetto di aiuti, dal valore di 60 miliardi a favore di Kiev, che potrebbero dare nuovo vigore all’offensiva. Sempre negli USA, però, fa discutere la posizione di Trump sulla guerra tra Russia e Ucraina, secondo la quale non vi sarebbe, con lui al potere, nessuna garanzia di applicazione dell’articolo 5 della Nato. Posizione, secondo Biden, “spaventosa e pericolosa. Trump vuole dare il via libera a Putin per ulteriori guerre e violenze”, ha commentato il presidente, “per continuare il suo brutale attacco ed estenderlo alla Polonia e ai Paesi Baltici”.



Guerra Russia-Ucraina, Mosca: “ONU non ha strumenti per offrire una pace”

Nel frattempo, comunque, della guerra tra Russia e Ucraina arrivano poche notizie rispetto al proseguo dei combattimenti e all’avanzata dei due eserciti. L’ultima dichiarazione, da parte dell’aeronautica militare ucraina, parla di 14 droni russi distrutti nella notte, su 17 lanciati, oltre che di attacchi con un numero imprecisato di missili terra-aria a lungo raggio nelle regioni di Khmelnytskyi, Vinnytsia, Kirovohrad, Mykolaiv, Dnipropetrovsk e Zaporizhzhia.

Dall’Ucraina, nel frattempo, per coordinare la guerra contro la Russia, è stato scelto come comandante delle forze di terra l’ex vice ministro della Difesa, Oleksandr Pavliuk, che ha preso il posto di Oleksandr Syrskyi, nominato appena pochi giorni fa in una più ampia revisione dei vertici militari e governativi. Passando, invece, alle possibili ipotesi di una pace o di un cessate il fuoco, c’era grande attesa per l’incontro tra il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e il ministro degli esteri russo Sergej Viktorovič Lavrov, che tuttavia non sembra aver portato grandi svolte positive per la guerra tra Russia e Ucraina. Il rappresentate di Mosca all’Onu, infatti, ha dichiarato che “la posizione di António Guterres è molto semplice: dice che sarebbero disposti ad agire come mediatori se entrambe le parti lo richiedono [ma] non ha strumenti propri da offrire nell’attuale fase calda della crisi ucraina”.