LE ULTIME NOTIZIE SULLA GUERRA UCRAINA-RUSSIA: ATTACCHI ED ESERCITAZIONI NUCLEARI AL CONFINE

Mentre prosegue l’offensiva e avanzata della Russia nel Donetsk, con nuovi attacchi a Kharkiv sulle strutture residenziali, la guerra in Ucraina torna al centro del dibattito internazionale non solo per la richiesta di Francia e Unione Europea alla Cina su una possibile mediazione con Putin: il Cremlino stamane ha infatti ordinato nuove esercitazioni nucleari che coinvolgono direttamente le forze militari presenti vicine all’Ucraina. L’annuncio dato dall’esercito russo parla esplicitamente di uso di «armi nucleari non strategiche», in risposta alle «dichiarazioni e minacce provocatorie da parte di funzionari occidentali».



Il riferimento va diretto alle parole del Presidente Emmanuel Macron che da tempo chiede l’invio di truppe NATO in Ucraina per ribaltare le sorti della guerra alla Russia: per il Ministero della Difesa di Mosca, le esercitazioni previste coinvolgeranno le «formazioni missilistiche del Distretto Militare Meridionale» e non è escluso che possano avvenire a pochi km dal confine ucraino. L’intento, chiosa la nota dell’esercito, è quello di garantire in maniera incondizionata «l’integrità territoriale e la sovranità dello Stato russo». Dopo le esercitazioni che coinvolgono la Marina, le truppe di terra e l’aviazione russa, il Cremlino ha convocato gli ambasciatori di Francia e Regno Unito per contestare le dichiarazioni del Presidente Macron e del Ministro degli Esteri Cameron sull’eventualità di truppe NATO da inviare contro la Russia.



LE REAZIONI UE ALLE ESERCITAZIONI RUSSE. CROSETTO: “NON DIAMO RILEVANZA SUPERIORE A QUELLA CHE HA”

Se dall’Ucraina l’annuncio di Putin sulle esercitazioni nucleare congiunte all’avanzata nel Donetsk – «Si tratta del solito ricatto», spiega il portavoce della direzione per l’intelligence del ministero della Difesa, Andrei Yusov – dall’Unione Europea giunge netta la condanna contro le azioni del Cremlino: «Putin ha interesse a continuare con l’escalation. Noi chiediamo di fermare i comportamenti irresponsabili, come l’uso della minaccia nucleare», attacca il portavoce del Servizio di Azione Esterna dell’Ue, confermando le stesse intenzioni dell’Alto Rappresentante per la Politica Estera Borrell.



Dall’Italia il primo commento sul rischio escalation in Ucraina arriva dal Ministro della Diesa Guido Crosetto che invita anche l’Occidente a non dare troppa rilevanza a tutte le mosse rilanciate da Mosca: «Circoscrivere le notizie su esercitazione con armi nucleari tattiche. Sono esercitazioni che la Russia ha fatto decine di volte negli anni precedenti». Secondo il titolare dell’esercito italiano, in momenti complessi come quelli in corso da due anni ormai all’est dell’Europa, «prendiamo qualunque notizia e cerchiamo di dargli una rilevanza anche superiore a quella che ha. Queste sono alcune delle cose che non servono a migliorare la situazione, perché rischiamo di aumentare il nervosismo, aumentare le reazioni spropositate». In una intervista al “Messaggero” è ancora Crosetto a confermare l’impegno dell’Italia, del G7 e della NATO al fermare l’avanzata della Russia fornendo tutti gli aiuti e armi possibili a Kiev: «se i russi dovessero espugnare la capitale ucraina, si aprirebbe uno scontro drammatico», spiega allarmato il Ministro non nascondendo il timore che Putin voglia l’intera Ucraina e che possa non volersi fermare al termine dell’offensiva.

TRUPPE NATO GIÀ IN UCRAINA? I RUMORS DAGLI USA E LA MINACCIA DI MEDVEDEV “RISCHIO CATASTROFE MONDIALE”

Nel frattempo al Cremlino non sono piaciute tanto le dichiarazioni di Macron quanto le manovre NATO ai confini con l’Ucraina (non solo in Polonia), quanto i “rumors” in arrivo dagli Stati Uniti in merito alla possibile presenza già nella guerra fra Kiev e Mosca di truppe francesi “griffate” NATO. A parlare è stato con Asia Times l’ex vice-sottosegretario alla Difesa Usa Stephen Bryen, spiegando come la Francia di Macron abbia già inviato centinaia di soldati della Legione straniera in Donetsk, in particolare nella città di Slovyansk: sempre secondo il funzionario americano, il contingente iniziale era composto da specialisti di artiglieria ma ora si trova in ricognizione del Terzo reggimento di fanteria della Legione straniera, e schierato «a supporto della 54ma brigata meccanizzata indipendente ucraina nella città di Slovyansk».

Il Governo francese non ha confermato né smentito la notizia data da Bryen ma tanto è bastato per far scattare l’ex Presidente Dmitri Medvedev nel lanciare una nuova minaccia globale all’Occidente, contestato proprio nell’intento di inviare truppe a sostegno dell’Ucraina per ribaltare le sorti del conflitto. Secondo il braccio destro di Putin, l’invio di tali soldati occidentali comporterebbe immediatamente «un’entrata diretta dei loro Paesi nella guerra, alla quale dovremo rispondere, non solo sul territorio dell’Ucraina». A quel punto dagli Usa alla Francia, dal Regno Unito al resto della NATO «non possono nascondersi», minaccia Medvedev, ci sarebbe così «una catastrofe mondiale». Sempre su Telegram il vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale sottolinea come proprio in risposta a tali scenari inquietanti, lo Stato Maggiore ha iniziato proprio oggi «i preparativi per le esercitazioni, comprese le misure per esercitarsi nella preparazione e nell’uso di armi nucleari non strategiche». In conclusione, Medvedev lancia nuove bordate ai leader occidentali: «Nessuno di loro potrà nascondersi a Capitol Hill, né all’Eliseo, né al numero 10 di Downing Street. Arriverà una catastrofe mondiale. Kennedy e Krusciov furono in grado di capirlo 60 anni fa, ma la leadership attuale non vuole capirlo. Per questo – ha sentenziato – abbiamo avviato i preparativi per le esercitazioni».