A quasi due anni dall’invasione russa in Ucraina e dall’inizio della guerra, proseguono i raid di Mosca su Kiev. Come reso noto dal governatore di Donetsk, Filashkin, almeno tre persone sono morte nell’est dell’Ucraina in attacchi russi, con missili e droni. Due corpi senza vita, spiega SkyTg24, sono stati estratti dalle macerie in un palazzo della città di Kramatorsk, sul quale si è abbattuto un missile. Il bilancio delle vittime potrebbe aggravarsi. Nei bombardamenti sarebbero stati colpiti anche siti industriali a Kramatorsk. A Sloviansk è stata distrutta una scuola. Nella regione di Kharkiv, il governatore Oleh Syniehubov ha comunicato che almeno una persona è morta e altre cinque sono rimaste ferite in un attacco contro un palazzo di due piani a Kupiansk. La Russia avrebbe lanciato sei missili S-300, convertiti per colpire obiettivi a terra, tre missili da crociera Ch-22 e un missile Ch-59, che è stato però intercettato.



Diretti verso l’Ucraina anche 14 droni Shahed, 12 dei quali sono stati abbattuti. Come sottolineato dall’Aeronautica ucraina, è stato abbattuto anche un caccia russo. Proprio il pilota di uno dei caccia colpiti ha diretto il suo jet danneggiato su un centro abitato della regione di Lugansk: imprecisato al momento il numero di vittime. A farlo sapere è stato il capo dell’amministrazione militare regionale, Artem Lysohor, come riporta Ukrinform. “Il pilota di un aereo da caccia russo ieri ha sganciato diverse bombe guidate sulle posizioni di difesa ucraine. E quando era già spacciato, pensava solo a se stesso a bordo dell’aereo danneggiato. Pertanto, ha diretto l’aereo non verso i campi e le foreste, ma verso insediamenti della comunità di Antratsyt, nella regione occupata di Lugansk”, ha scritto Lysohor. Le forze ucraine nella giornata di ieri hanno abbattuto tre aerei da combattimento russi.



Putin: “Ucraina per la Russia questione di vita o di morte”

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha sottolineato su X: “Il mondo è diventato più pericoloso, ma la Nato è più forte. Alla Conferenza sulla sicurezza a Monaco di Baviera ho sottolineato che l’Europa e il Nord America devono continuare a rimanere forti insieme nella Nato”. Secondo il capo della Nato “è vitale e urgente continuare a sostenere l’Ucraina. Questo è il modo migliore per onorare la memoria di Navalny”, morto pochi giorni fa. Stoltenberg ha scritto ancora di aver avuto una “buona discussione con il primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar Al Thani alla Conferenza sulla sicurezza, anche sulla guerra della Russia all’Ucraina e sugli sforzi per portare la pace in Medio Oriente. Il Qatar è un partner attivo e impegnato della Nato e non vediamo l’ora di fare di più insieme”.



Putin, però, non sembra essere minimamente aperto ad una soluzione pacifica. Il presidente ha fatto sapere, in un’intervista con il giornalista Pavel Zarubin alla radiotelevisione russa, che l’Ucraina è “questione di vita o di morte” per Mosca. Gli Stati Uniti intanto continueranno a sostenere l’Ucraina: per Joe Biden sarebbe “immorale” se gli Usa non assicurassero ulteriori aiuti a Kiev e dunque se il Congresso non approvasse i fondi. Sarebbe “assurdo” non aiutare gli ucraini che hanno combattuto “in modo così coraggioso ed eroico” contro l’invasione russa, ha affermato ancora il presidente americano. “Trovo incredibile l’idea che ora stiano finendo le munizioni e che noi ce ne andiamo. La trovo immorale”. Le parole di Biden sono arrivate dal Delaware e riportate dalla Cnn.