LE ULTIME NOTIZIE SULLA GUERRA UCRAINA-RUSSIA: PROFONDO ATTACCO NEL KHERSON E SU KIEV

Nel 689esimo giorno di guerra in Ucraina si segnala il pesantissimo attacco della Russia operato su praticamente tutti gli oblast, in particolare la regione del Kherson e l’aree attorno a Kiev: tramite l’utilizzo di missili ipersonici Kinzhal, le forze russe hanno mosso attacchi in ogni zona dell’Ucraina orientale e meridionale, provocando danni e feriti specie nel Kherson. Almeno 8 missili, ha rivendicato Kiev, sono stati abbattuti dalla contraerea mentre «20 sono stati neutralizzati dalle contromisure elettroniche» impiegate delle forze di difesa ucraine.



Attacchi sul Mar Nero, sul confine russo e fino alle porte di Kiev: la guerra Ucraina-Russia si gioca ormai da settimane sul fronte droni-missili senza grandi combattimenti sul territorio, visto il rigido inverno inoltrato ormai ad est. «Il gruppo navale russo nel Mar Nero si è espanso a 13 navi, inclusa una con otto missili da crociera di tipo Kalibr a bordo», lo scrive stamane l’agenzia Ukinform, citando una dichiarazione rilasciata dalle forze di difesa meridionali di Kiev. «Nelle ultime 24 ore, il nemico ha lanciato 103 attacchi sparando 406 proiettili da mortai, artiglieria, Grad (sistemi missilistici a lancio multiplo, ndr), carri armati, Uav (droni, ndr) e aerei. Il nemico ha sparato 28 proiettili contro la città di Kherson… Sei persone sono rimaste ferite a causa dell’aggressione russa», denuncia su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr Prokudin, «l’esercito russo ha preso di mira i quartieri residenziali degli insediamenti della regione e le infrastrutture portuali» anche se non si registrano vittime per fortuna.



IL PIANO DI PACE A DAVOS (SENZA LA RUSSIA): IL PIANO DI ZELENSKY

A ormai quasi due anni dall’invasione della Russia in Ucraina, scatta oggi a Davos in Svizzera il vertice di pace con 80 Paesi presenti focalizzato sulla “Formula di paca” proposta dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky: l’incontro precede l’annuale World Economic Forum (Wef) nella medesima località svizzera. Presenti i vertici militari e politici di Kiev ma per il momento non è ancora arrivato il Presidente che mesi fa aveva annunciato l’impegno per il vertice di pace a Davos, senza però invitare alcun rappresentante della Russia di Vladimir Putin.



Come spiega l’Adnkronos, citando fonti dirette ucraine, «Zelensky non dovrebbe partecipare al quarto round dei colloqui, l’ultimo dei quali si è svolto lo scorso ottobre a Malta, ma prenderà parte al Wef con l’obiettivo di rinsaldare l’appoggio dell’Occidente a Kiev». Sul tavolo viene riproposto il piano di pace di Zelensky in 10 punti presentato già a fine 2022 dove si prevede il ritiro di tutte le forze russe dai territori occupati dell’Ucraina, compresa la Crimea occupata da Putin nel 2014; nel piano anche perseguimento dei crimini di guerra russi, risarcimenti e garanzie di sicurezza. Mosca non è stata invitata già nei precedenti vertici di pace, l’ultimo dei quali in autunno a Malta.

«Un semplice cessate il fuoco non porrebbe fine all’aggressione russa in Ucraina, ma darebbe solo una pausa all’aggressore per ricostruire le sue forze. Non è sicuramente la strada per la pace. I russi non vogliono la pace. Vogliono il dominio. Quindi, la scelta è semplice: o perdiamo e scompariamo, oppure vinciamo e continuiamo a vivere. E noi stiamo combattendo», lo ha detto stamane aprendo il vertice di Davos il capo dell’ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak, «se non si ripristinano il diritto internazionale e l’integrità territoriale dell’Ucraina, domani qualsiasi aggressore in qualsiasi parte del mondo sarà in grado di impadronirsi di un pezzo di qualsiasi Paese e di organizzarvi elezioni fasulle. La pace che l’Ucraina cerca, deve garantire la sua sopravvivenza, integrità, sovranità e sviluppo. E deve prevenire il ripetersi di aggressioni».