LE ULTIME NOTIZIE SULLA GUERRA IN UCRAINA: LE BOMBE RUSSE E LA VISITA A SORPRESA DI ZELENSKY IN LITUANIA
Nel 686esimo giorno di guerra in Ucraina dall’inizio dell’invasione della Russia di Putin, si segnalano purtroppo nuovi combattimenti “a distanza” con bilanci sanguinosi: secondo quanto citato dall’amministrazione militare regionale, l’esercito russo ha bombardato nelle ultime 12 ore la seconda città più grande dell’ Ucraina, Kharkiv, colpendo zone residenziali e un centro medico pediatrico, anche se pare al momento non fosse frequentato da personale o pazienti.
Appena poche ore dopo l’abbattimento di un drone ucraino sulla regione di Saratov, la Russia ha lanciato raid contro 9 comunità nell’oblast di Sumy: si tratta – secondo le fonti locali – delle aree di Krasnopillia, Velyka Pysarivka, Myropillia, Bilopillia, Seredyna-Buda, Svesy, Znob-Novhorodske, Novoslobidske ed Esman. Mortaio e artiglieria contro queste 9 comunità con feriti e diverse vittime ancora da registrare nel drammatico bilancio finale: la città di Bilopillia, con una popolazione di circa 16.000 abitanti, sottolinea l’Adnkronos, è stata quella che ha subito gli attacchi più intensi, con 25 esplosioni registrate nella zona.
Dopo aver confermato la presenza al World Economic Forum di Davos al via domenica prossima, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a sorpresa questa mattina a Vilnius, prima tappa di un giro che lo porterà anche a Tallinn e Riga. «Estonia, Lettonia e Lituania sono nostri amici affidabili e partner», ha scritto il leader ucraino su X, «Oggi sono arrivato a Vilnius prima di andare a Tallinn e Riga. Terrò colloqui con il presidente, il primo ministro, il presidente del Seismas, incontrerò i politici, i media e la comunità ucraina. All’ordine del giorno figurano la sicurezza, l’integrazione Ue e Nato, la cooperazione sulla guerra elettronica e sui droni e un ulteriore coordinamento del sostegno europeo. Ma soprattutto, la nostra gratitudine. Per il sostegno immancabile all’Ucraina dal 2014 e soprattutto ora, durante l’aggressione su vasta scala della Russia».
LE COMUNICAZIONI DI CROSETTO ALLA CAMERA SULLA GUERRA IN UCRAINA: “SOSTEGNO E INVIO ARMI FINO A STOP ATTACCHI RUSSIA”
Nelle comunicazioni alla Camera tenute questa mattina, il Ministro della Difesa Guido Crosetto ha confermato il prossimo invio di un ottavo pacchetto di armi e aiuti a Kiev per sostenere la guerra Ucraina-Russia in corso ormai da quasi due anni. «L’Italia supporta dall’inizio e con determinazione ogni azione per favorire l’apertura di un confronto diplomatico e per arrivare a una soluzione negoziale che non sia disgiunta da una pace giusta», ha detto il titolare della Difesa annunciando l’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina.
Secondo il Governo Meloni la strada da percorrere è sempre quella che porterà alla pace tra Ucraina e Russia ma sarebbe «un errore strategico e politico drammatico fare un passo indietro ora»: il sostegno all’Ucraina dell’Occidente, continua Crosetto, «deve continuare finché non cesseranno gli attacchi dei russi». Dopo sette pacchetti già formalizzati, l’Italia ha da poco dato il via libera all’invio a Kiev di un’ottava tranche di equipaggiamenti, materiali e sistemi: «anche questo pacchetto di equipaggiamenti e sistemi d’arma sono volti solo e soltanto a rafforzare le capacità difensive dell’Ucraina».
Da parte dell’Italia serve una scelta di coerenza, sostegno e proroga degli aiuti, ripete il Ministro in quota FdI, precisando più volte che tali aiuti sono indirizzati a rafforzare solo le capacità difensive delle forze armate ucraine. Tracciando un’analisi più complessiva sui due anni di guerra Ucraina-Russia, il Ministro Crosetto sottolinea come ormai si possa parlare di una “tradizionale guerra di posizione”, con l’inverno che cristallizza la situazione sul campo e porta nuovi maxi attacchi di missili e droni: «La controffensiva ucraina ha avuto un andamento generoso ma irregolare», ha concluso il Ministro della Difesa, «la Russia sembra intenzionata a puntare a un conflitto di logoramento nella convinzione che nel lungo periodo le opinioni pubbliche occidentali si stancheranno e ci saranno defezioni tra i ranghi dei Paesi che hanno sostenuto Kiev ed è inevitabile l’influenza che potrebbero generare le prossime scadenze elettorali in America ed Europa». Serve sostenere l’Ucraina con armi e aiuti e insieme occorre una «incisiva azione diplomatica che affianchi gli aiuti che stiamo portando avanti perché si rilevano una serie di segnali importanti da entrambe le parti in causa».