La guerra Ucraina-Russia procede spedita (e senza grandi interruzioni) da ormai 919 giorni e mentre non sembra che nessuno tra i due contendenti sia disposto ad aprire un vero dialogo che possa riportare la pace nella martoriata regione di Kiev, si intensificano gli attacchi da parte di tutte e due i belligeranti, con il rischio che presto si apra un nuovo fronte – esattamente il terzo – potenzialmente tragico per la tenuta del territorio ucraino: il riferimento è al confine con la Bielorussia, mentre in Ucraina si combatte soprattutto nel Donbass e in Russia continua l’avanzata ucraina nella regione di Kursk.
Soffermandoci un attimo sul terzo fronte della guerra Ucraina-Russia, sembra che ormai da diversi giorni il presidente – molto vicino al Cremlino – Alexander Lukashenko abbia deciso di dispiegare il suo esercito e parte dei mercenari Wagner accolti dopo la morte del loro ex capo Prigozhin al confine ucraino, pronti per un intervento a supporto dei militari russi: proprio nella giornata di ieri il ministro degli Esteri ucraino ha invitato la Bielorussia ad evitare di commettere “tragici errori” che potrebbero gettare l’intera regione in una violenta guerra territoriale.
Guerra Ucraina-Russia: come procede l’avanzata di Kiev a Kursk
Sempre più tragica – invece – la situazione sul fronte interno della guerra Ucraina-Russia con le truppe del Cremlino che avanzano spedite nel Donbass verso una conquista completa che sembra essere sempre più imminente: incerta l’attuale posizione dei militari russi, ma è certo che nell’ultimo periodo le conquiste si sono moltiplicate; mentre nella notte sembra che una nuova serie di attacchi missilistici stiano cercando di aprire le porte della capitale Kiev.
Nella notte – riferiscono diversi testimoni, media locali e giornalisti esteri – sono stati decine gli attacchi compiuti dai russi con missili e droni: le sirene sono risuonate in tutta la regione Kiev, ma anche nella poco distante Dnipro, ad Odessa, Kharkiv e in altre sette città; ma mentre sembra che buona parte dei droni siano stati abbattuti, sono state udite anche diverse esplosioni e sembra che pagarne il prezzo siano state soprattutto le infrastrutture energetiche – da tempo al centro della guerra Ucraina-Russia – gestite dal gruppo Dtek con l’esito che nella capitale sono sempre più frequenti i blackout e le interruzioni delle forniture energetiche.
Nel frattempo – e arriviamo al terzo ed ultimo fronte della guerra Ucraina-Russia – sembra che l’esercito di Kiev proceda sempre più facilmente nella regione russa di Kursk: secondo quanto spiegato ieri sera dal presidente Zelensky, nelle ultime giornate sono stati conquistati altri due insediamenti e – mentre si combatte per la conquista del terzo – l’avanzata dell’esercito è stata di un paio di km nell’entroterra russo.