Guerra Ucraina-Russia, ultime notizie, raffica di droni russi e bombardamenti nella notte su tutto il territorio ucraino, che hanno fatto scattare diversi allarmi antiaereo a Kiev e colpito soprattutto gli impianti energetici provocando disconnessioni dalla rete delle centrali nucleari, blackout e carenze di elettricità che sono ancora in corso. Sergey Popko, generale capo dell’amministrazione militare ha dichiarato, comunicando il resoconto dei danni provocati dall’ultimo attacco che sono caduti detriti di droni in diverse zone della capitale causando anche incendi ma non ci sarebbe stato nessun ferito.
Andriy Polukhin, portavoce della 24esima Brigata Ucraina, in un altro aggiornamento sul conflitto ha invece confermato che l’avanzata dell’esercito russo nella città di Chasiv Yar, considerata sito strategico, sta proseguendo e che attualmente i militari controllano almeno il 40% del territorio, sottolineando anche che “La città è stata completamente distrutta e costituita ormai solo da rovine come Bakhmut e Avdiivka“, tuttavia questo vantaggio tattico potrebbe interferire con le rotte ucraine se venisse conquistato il 100% del territorio.
Guerra Ucraina-Russia, Kuleba chiede all’Ue rimozione veto su uso missili oltre i confini, Borrell approva, Ungheria e Italia contrarie
Guerra Ucraina-Russia, vista l’avanzata dell’offensiva dell’esercito di Mosca, sono scattate contromisure da Kiev che ora chiede il permesso all’Europa e agli Stati Uniti, per poter attaccare obiettivi strategici ancora più in profondità nel territorio nemico. La richiesta del ministro degli Esteri Dmytro Kuleba è stata in particolare quella di poter ottenere una maggiore fornitura di armi a lungo raggio per poter battere la Russia e contemporaneamente rimuovere le restrizioni imposte per l’uso delle stesse oltre i confini.
“Chiedo all’Unione Europea di svolgere un ruolo e di dire a voce alta e chiara che qualcosa deve essere fatto ora“, ha detto Kuleba a Bruxelles riferendosi in particolare di fare pressioni su Washington per l’eliminazione del veto, accusando anche un notevole ritardo nelle forniture di missili Patriot che erano stati promessi. Josep Borrell ha accolto l’appello positivamente dichiarando: “L’Ucraina ha il diritto di colpire obiettivi militari legittimi in Russia per poter vincere la guerra“. Ma altri stati Ue hanno comunque ribadito la loro contrarietà, tra i quali anche l’Italia, come ha confermato Tajani alla riunione del Consiglio Affari Esteri Ue: “Ogni Paese decide per sé, per quanto ci riguarda l’uso delle armi italiane può avvenire solo all’interno dell’Ucraina“.