LE ULTIME NOTIZIE SULLA GUERRA IN UCRAINA: ATTACCHI RUSSIA IN DONETSK E RISPOSTA CON DRONI

Dopo 704 giorni di guerra ininterrotta tra Ucraina e Russia il miraggio di una tregua è sempre più “vivo”: lo scambio di prigionieri di guerra avverrà ma non a breve, mentre le trattative per imporre un cessate il fuoco non sembrano decollare neanche in questo inizio 2024 anche se va detto che qualcosa “sotto traccia” sta avvenendo nelle ultime settimane. Intanto, dopo la conferma del capo della direzione principale dell’intelligence ucraina Kyrylo Budanov che lo scambio di prigionieri «si farà nel prossimo futuro», occorre segnalare i nuovi scontri sul terreno di battaglia tra l’area di Donetsk e altre 4 regioni dell’Ucraina orientale.



L’esercito di Mosca ha attaccato nelle scorse ore ben quattro regioni ucraine con droni Shahed di produzione iraniana e missili balistici: «Strutture civili e infrastrutture sono state prese di mira nelle regioni di Poltava, Donetsk, Zaporozhzhia e Dnipropetrovsk», fa sapere l’Aeronautica militare di Kiev sui canali social locali. Nelle stesse ore, la difesa aerea della Russia risponde ai colpi dell’Ucraina in guerra: «sventato il tentativo del regime di Kiev di effettuare un attacco terroristico contro strutture all’interno della Federazione Russa utilizzando il sistema di razzi a lancio multiplo Uragan. Le forze di difesa aerea hanno distrutto il missile sulla regione di Belgorod», sottolinea il Ministero della Difesa russo. Intanto solo questa mattina la Russia ha respinto 4 attacchi da gruppi d’assalto ucraini vicino a Priyutnoye, nella direzione sud di Donetsk: «unità del gruppo di forze Vostok Vostok hanno respinto quattro attacchi di gruppi d’assalto della 127a brigata di difesa territoriale vicino a Priyutnoye e hanno inflitto danni da fuoco alla manodopera e all’hardware dell’AFU vicino a Makarovka», rende noto ancora Mosca sul canale Telegram del Ministero della Difesa. Le perdite ucraine, secondo l’esercito russo, ammontano dopo l’attacco in «115 militari, tre veicoli a motore, due sistemi di artiglieria semovente 2S3 Akatsiya da 152 mm».



PUTIN MINACCIA L’UCRAINA (E L’OCCIDENTE?): “RUSSIA SCONFIGGERÀ I NAZISTI DI OGGI”

Mentre da Papa Francesco all’Angelus di oggi sono giunti nuovi appelli contro la guerra Ucraina-Russia e quella nel Medio Oriente tra Israele e Hamas, risuonano da Mosca le ultime minacce lanciate dal presidente Vladimir Putin in merito al conflitto in corso da ormai quasi 2 anni nell’est dell’Ucraina. «I seguaci di oggi degli esecutori nazisti sono condannati dato che la Russia farà di tutto per sterminare questa ideologia», ha detto il leader da San Pietroburgo, durante la cerimonia dedicata ai civili sovietici vittime dei massacri nazisti.



«Faremo il possibile per sconfiggere il nazismo», ha poi aggiunto Putin riferendosi al potere in capo all’Ucraina, «I seguaci degli esecutori nazisti, indipendentemente da come si fanno chiamare ora, sono destinati alla sconfitta». L’alleato e vicino nel discorso di San Pietroburgo, il presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko, ha poi sottolineato come nella guerra in Ucraina «né la Russia, né la Bielorussia vogliono la guerra ed entrambi i Paesi chiedono un dialogo di pace basato sul rispetto per la memoria e la verità storiche sulla guerra». Nei prossimi giorni Putin e Lukashenko torneranno ad incontrarsi in un vertice all’interno del Supremo Consiglio di Stato Russia-Bielorussia: da Mosca intanto il Presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, è tornato ad attaccare l’Occidente in continuo sostegno all’Ucraina. «L’ideologia fascista è diventata la norma per la leadership dei Paesi della Nato. Questa è una strada pericolosa che potrebbe portare a una nuova guerra mondiale».