Guerra Ucraina Russia, ultime notizie: nuovi attacchi da Mosca sulle città ucraine nel Donestk dove l’esercito sta prendendo il controllo di altri villaggi. Gli ultimi bombardamenti a Konstantinovka, con un raid aereo che ha provocato una vittima e sei feriti. Prosegue anche il lancio di missili balistici in tutto il territorio, le forze aeree di difesa di Kiev hanno annunciato di aver abbattuto 60 droni su un totale di 78.
Il presidente Zelensky è tornato a parlare dell’attacco a Poltava che nella giornata di martedì 3 settembre ha provocato 53 morti, confermando che la maggior parte dei civili che sono rimasti vittime dell’attacco si trovavano in strada per tentare di raggiungere i rifugi antiaerei e dichiarando che questo breve lasso di tempo tra l’allarme e il lancio dei missili sarebbe stato calcolato dai russi al fine di centrare gli obiettivi in soli tre minuti. Intervistato da Nbc News, Zelensky ha anche ribadito la necessità di poter utilizzare le armi occidentali in Russia per portare avanti azioni di risposta nei confronti di Mosca, in particolare, citando quanto avvenuto a Kursk nei giorni scorsi ha sottolineato: “L’operazione si è fermata a Kursk per mancanza di armi a lungo raggio e missili di cui non disponiamo“.
Guerra Ucraina-Russia, Andriy Sybiha nominato nuovo ministro esteri, Zelensky: “La sua missione sarà reperire munizioni e armi dai partner occidentali”
Guerra Ucraina-Russia, dopo le dimissioni di Dmytro Kuleba, il nuovo ministro degli esteri a Kiev è Andriy Sybiha. Il parlamento ha votato la proposta avanzata da Zelensky per la nomina con 258 favorevoli. Sybiha che ha una lunga carriera nel corpo diplomatico dirigendo le ambasciate in Polonia e Turchia. Secondo le prime indiscrezioni circolate sui giornali ucraini, il nuovo capo degli affari esteri sembrerebbe essere particolarmente determinato nel raggiungimento degli obiettivi previsti per portare avanti la controffensiva in Russia.
Sembrerebbe infatti aver commentato le dimissioni dell’ex Kuleba affermando che questa decisione sarebbe avvenuta a causa del fallimento nel reperire nuove munizioni e armi a lungo raggio dai partner occidentali. Missione che, come ha confermato il presidente ora sarà assegnata al nuovo ministro. Putin invece ha commentato l’operazione a Kursk dichiarando che l’esercito ucraino avrebbe perso notevole forza e capacità di difesa, la conseguenza sarà: “Un collasso di tutte le loro linee, soprattutto nel Donbass“.