LE ULTIME NOTIZIE SULLA GUERRA IN UCRAINA: LANCI DRONI DALLA RUSSIA, LA RISPOSTA DI KIEV

Appena poche ore dopo la riunione del primo G7 a guida Meloni a Kiev, sull’Ucraina sono piovuti droni e missili dalle truppe di Mosca: nel 732 esimo giorno di guerra Ucraina-Russia, due anni dopo l’invasione di Putin nell’est del Donbass, «l’esercito russo ha tentato, con l’aiuto dell’aviazione tattica del Mar Nero, di distruggere la nostra difesa antiaerea utilizzando missili Kh-31P, che sono stati abbattuti sul mare. Poi sono seguite ondate di droni inizialmente in direzione della regione meridionale di Mykolaiv, poi sulle regioni centrali e occidentali». Così parla alle agenzie internazionali il capo del centro stampa delle forze meridionali dell’esercito ucraino, colonnello Nataliya Humenyuk.



In particolare, nelle sole ultime 24 ore la Russia ha attaccato la regione di Zaporizhzhia, in Ucraina sud-orientale, ben 263 volte: la denuncia arriva dal governatore Ivan Fedorov e riguarda gli attacchi russi giunti conto Robotyne, Vilnyansk, Huliaypole, Novoandriivka, Novodanylivka, Malynivka, Mala Tokmachka. Usati 60 droni e 14 MLRS (lanciarazzi) con purtroppo il bilancio di 1 morto e due feriti tra i civili dell’area. Di contro, Mosca fa sapere tramite il Ministero della Difesa che sempre nella notte dopo il G7 a Kiev i sistemi antiaerei russi hanno abbattuto due droni ucraini sull’oblast di Belgorod e altri quattro sul Mar Nero: il comunicato del Cremlino parla di «Un attacco terroristico del regime di Kiev e’ stato sventato durante la notte nel tentativo di colpire due aree sul territorio della Federazione russa attraverso alcuni droni».



GUERRA ALLA RUSSIA: G7 E AIUTI OCCIDENTE, LA SITUAZIONE E LE RICHIESTE DELL’UCRAINA

Dopo la piena conferma ieri a Kiev dell’aiuto concreto del G7 al Governo Zelensky in guerra contro Putin, arrivano nuovi segnali dall’Occidente per il mantenimento degli aiuti all’Ucraina in guerra da due anni contro la Russia. «Questa terra è un pezzo della nostra casa e noi faremo la nostra parte per difenderla», aveva detto ieri la Premier Meloni, presidente di turno del G7 per l’intero 2024. A farle eco da Kiev anche la presidente Ue Von der Leyen e i leader di Canada e Belgio, rispettivamente il primo ministro canadese Justin Trudeau e quello belga Alexander De Croo. Ma è gli Usa che Kiev guarda per sapere cosa sarà del prossimo anno il conflitto in corso ad est dell’Europa.



E qui dopo l’appello giunto ieri dal Presidente Joe Biden al Congresso – «Non sostenere l’Ucraina in questo momento critico no sarà mai dimenticato. La Camera deve approvare il piano di sicurezza nazionale per finanziare Kiev» – in merito al piano di aiuti approvato in Senato a fatica negli scorsi giorni, la conferma di un concreto aiuto americano arriva stamane dal premier ucraino Denys Shmyhal: «Ci aspettiamo 11,8 miliardi di dollari di aiuti dagli Usa per il 2024. Questo è quanto abbiamo concordato. Ci aspettiamo una decisione da parte del Congresso dopo due settimane di pausa dei lavori», sottolinea il leader ucraino alla Rbc Ukraine. Secondo il Ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, il problema dei rifornimenti resta tale tanto che secondo Kiev circa la metà delle armi promesse dall’Occidente all’Ucraina vengono consegnate in ritardo: «Attualmente un impegno non è sinonimo di consegna, il 50% degli impegni non vengono forniti nei tempi previsti», ha chiarito in un forum sul secondo anniversario dell’invasione russa.