Guerra Ucraina-Russia, ultime notizie, l’esercito russo continua ad avanzare nel Donetsk proseguendo anche con le azioni offensive su Kiev. Nella notte sono stati lanciati pesanti raid con missili sulle centrali elettriche che hanno provocato nuove interruzioni di elettricità e fatto scattare allarmi in tutta la capitale. Prosegue anche la risposta ucraina ormai arrivata a colpire direttamente in territorio russo, con droni lanciati nella regione di Mosca i cui detriti intercettati si sono abbattuti su una raffineria di petrolio e sugli edifici circostanti provocando un vasto incendio che è stato poi circoscritto dai vigili del fuoco.



Il ministro degli esteri ucraino ha ribadito la necessità di rimuovere le restrizioni sull’uso delle armi a lungo raggio oltre i confini, chiedendo agli alleati occidentali di poter colpire obiettivi strategici e militari, affermando anche che lo stesso divieto non sussiste per paesi come Corea del Nord e Russia, che invece si sentono autorizzati a colpire il nemico mettendo in pericolo vite. Kuleba ha poi aggiunto in un intervento su X un appello ai leader asiatici invitandoli ad aumentare il loro sostegno all’Ucraina per combattere la minaccia comune dei regimi dittatoriali di Mosca e Pyongyang.



Guerra Ucraina-Russia, Putin arrivato in Mongolia, Cremlino risponde alle richieste di arresto: “Non abbiamo problemi con la Corte Penale internazionale”

Guerra Ucraina-Russia, le forze di Mosca hanno annunciato di aver preso il controllo di un altro centro strategico nel Donestk, nel frattempo prosegue anche l’operazione nel Donbass che ha provocato ieri 13 feriti tra cui 4 bambini, in un attacco missilistico su un orfanotrofio nella città di Sumy. Putin ha dichiarato alle agenzie di stampa che il tentativo ucraino di bloccare l’offensiva russa è fallito, aggiungendo: “Mosca si occuperà dei banditi ucraini che cercano di destabilizzare la regione di confine“, riferendosi in particolare al recente attacco a Kursk.



Il presidente russo è arrivato in Mongolia questa mattina, dove era atteso per un incontro con esponenti del governo. Dall’Europa e da Zelensky era arrivata la richiesta alle autorità locali di Ulan Bator di emettere mandato di arresto per Putin, visto che il paese ha aderito al trattato della Corte Penale internazionale che ha riconosciuto il capo del Cremlino responsabile di deportazione di bambini ucraini. Tuttavia dal portavoce del governo russo Dmitry Peskov è stato diffuso un comunicato che afferma: “La Russia non ha problemi con la Mongolia“.