Il generale Tricarico, fra i massimi esperti di strategia militare d’Italia, ha rilasciato una bella intervista ai microfoni del quotidiano La Verità, per parlare dell’incandescente situazione ucraina e della possibilità che Vladimir Putin possa sganciare la bomba atomica: “Ho poche certezze – afferma il generale Tricarico – e il dubbio deve guidare i nostri comportamenti. ‘Invidio’ quelle persone sicure che non vi possa essere un contrattacco russo pesante. Atteggiamento irresponsabile e tollerabile nelle chiacchiere fra amici; meno da parte di chi ha la responsabilità di proteggere una collettività. Non ci si comporta come fossimo in una partita a poker, in cui peraltro pretendiamo di conoscere le carte di Putin. Occorrono prudenza e discernimento. Le ultime dichiarazioni del segretario di stato Usa, Antony Blinken, spero segnino una svolta anche se la stalla probabilmente verrà chiusa quando i buoi saranno usciti, forse tutti. Fino a oggi la via negoziale è stata preclusa”.



Per il Generale Tricarico nessuno ha fatto un reale passo verso la pace ad esclusione di Papa Francesco: “Solo il Santo Padre fino a oggi ha tenuto fermamente il punto sulla via della pace. Una pigrizia e una sonnolenza che porta quasi tutti ad accodarsi al mainstream e al pensiero dominante. Ma chi governa la collettività deve dare sempre per certo che si possa verificare l’ipotesi peggiore. Per poi ovviamente essere pronto a scongiurarla. I fatti ci dicono che Putin ha dichiarato apertamente di essere pronto a utilizzare qualsiasi mezzo di fronte a un attacco giudicato lesivo dell’integrità della Russia. Potrebbe essere un attacco missilistico o anche una semplice granata che esplode su un obiettivo sensibile. Sa cosa è mancato fino a oggi? La concertazione fra alleati. Ora il problema non è solo e soltanto il costo della bolletta. L’Italia ha un peso specifico molto basso”.



TRICARICO: “GUERRA UCRAINA-RUSSIA, IN ITALIA MANCA UN ‘MOTORE’”

Secondo Tricarico i massimi vertici d’Italia dovrebbe sedersi attorno ad un tavolo per discutere dell’attuale situazione ucraina: “Manca un motore all’interno del Paese. Ma questo ci sarebbe. Si chiama Consiglio supremo di difesa. Riferisce al Capo dello Stato. Ne fanno parte – fra l’altro – i ministeri più importanti: esteri, interni, difesa ed economia. Una sorta di super Consiglio dei ministri. Non so da quanto tempo non si riunisce. Ma se non è questo il momento in cui un consesso del genere non si riunisce mi dice quando è che dovrebbe farlo? Io spero che con il nuovo governo ci sia una virata su questi temi. Una maggiore attenzione ai temi della sicurezza”.



Quindi, tornando sulla questione nucleare, Tricarico sottolinea come sia impossibile prevedere ciò che farà Putin: “Sta tutto nella testa di Putin. Lui deciderebbe la potenza da utilizzare. Tenga presente che l’ordine di grandezza delle armi nucleari russe è misurabile anche in megatoni. La portata distruttiva di un megatone equivale a quella di un milione di tonnellate di esplosivo. Ha anche una vasta scelta in quanto a vettore. Ed ha una scelta molto ampia in termini di letalità. Stimo una parte di questo arsenale in non efficiente manutenzione. Circa il 30-40% del parco armi complessivo. Ma la maggior parte è pronta all’uso”. In chiusura di intervista critiche aperte agli Usa: “Il vero peso massimo assente fino ad oggi sono stati gli Stati Uniti. Che non hanno mai paventato una via d’uscita negoziale. Almeno fino alle ultime dichiarazioni di Blinken. Che ci auguriamo possano avere effetti concreti. Sì, sullo sfondo si sono mossi altri due pesi massimi come Cina ed India. Ma in maniera molto timida e flebile. Il loro tentativo di contenere gli attacchi russi non si sono dimostrati efficaci”.