Il 4 aprile 2024 potrebbe essere il giorno della possibile svolta nella guerra in Ucraina. Di sicuro si terrà il Consiglio Atlantico, ma potrebbe essere l’occasione giusta per fare un salto avanti nel percorso di pace. Lo spiega Repubblica, che fa riferimento alle discussioni informali tra gli alleati. Infatti, gli Stati Uniti potrebbero usare questo appuntamento per avviare una prima concreta trattativa. La svolta a livello diplomatico potrebbe iniziare da lì, non a caso la proposta rilanciata di recente dal presidente ucraino Zelensky di un vertice globale per la pace a febbraio è ritenuta prematura da Usa e partner occidentali, per motivi politici e militari. In primis, in quanto i vertici preparatori degli sherpa a Gedda, Copenaghen e Malta hanno dato esiti negativi o irrilevanti.
L’idea, secondo Repubblica, è che aspettare aprile possa essere più prudente, anche dal punto di vista militare. Infatti, fino ad allora il conflitto difficilmente dovrebbe produrre risultati concreti, in quanto ghiaccio e fango bloccherà le operazioni degli eserciti di Ucraina e Russia. Ci sono poi alcune difficoltà in Europa, seppur non esplicite. Ad esempio, è improbabile l’approvazione del nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca dopo la riunione del consiglio dei ministri Ue degli Esteri, in programma lunedì prossimo. Non c’è traccia neppure dei 20 miliardi chiesti dall’Alto Rappresentante Josep Borrell, così come del milione di munizioni promesse a Zelensky entro marzo ne sono state consegnate 300mila.
GUERRA UCRAINA, VERSO VERTICE DI PACE: LE “MANOVRE”
La Nato deve fare i conti poi con l’agitazione della Turchia, unico membro musulmano dell’Alleanza che si sta ritagliando un ruolo sia rispetto alla Russia che nella guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas. Come evidenziato da Repubblica, il 26 novembre si riuniranno i ministri della Difesa dell’Organizzazione pare per discutere dell’ingresso della Svezia, ma al momento non c’è alcuna certezza che il Parlamento turco dia il via libera entro tale data. Pertanto, è necessario ancora qualche mese, ma per aprile potrebbe esserci una iniziativa diplomatica degli Stati Uniti da inquadrare durante i festeggiamenti per i 75 anni della Nato.
Potrebbe essere il periodo giusto per far maturare alcune consapevolezze e per permettere al presidente americano Joe Biden di affrontare la campagna elettorale Usa provando a sgombrare il campo dalle “spine” ucraine. Infatti, il sostegno a favore di Kiev potrebbe rappresentare un punto debole per Biden nella sfida ai repubblicani. C’è, infine, un altro aspetto da tener presente che riguarda la Russia e spinge a non fare mosse avventate fino alla prossima primavera: Putin ha deratificato il Trattato che vietava test nucleari, un segnale non incoraggiante, e poi ci sono le elezioni presidenziali in Russia a marzo, quindi fino ad allora sarà difficilmente disponibile ad ogni tipo di trattativa per la pace.