Guerrina Piscaglia, la famiglia della donna misteriosamente scomparsa nel nulla il 1° maggio 2014, e per la cui morte è stato condannato a 25 anni Padre Graziano, ha spiegato oggi nel corso della puntata di Pomeriggio 5 i motivi che hanno spinto a chiedere un maxi risarcimento alla Chiesa Cattolica. Infatti, dopo la sentenza della Cassazione che ha confermato in via definitiva la pena per il sacerdote congolese considerato il responsabile della scomparsa e dell’assassinio della donna (sulle cui spoglie e sul luogo dove sarebbero state occultate si continua ancora a indagare, dopo che di recente è stata avanzata l’orrenda ipotesi che Guerrina possa essere stata data in pasto a degli animali), Benito e Mirko Alessandrini, rispettivamente suocero e marito della Piscaglia, hanno spiegato a Barbara D’Urso i motivi della causa civile intentata contro la Curia di Arezzo e contro l’Ordine dei Frati Premostratensi. “Chiediamo alla Chiesa che ci dia una mano ma non per noi ma per mio nipote Lorenzo che è rimasto senza mamma” ha detto Benito ai microfoni del programma, sostenendo che nessuno si è fatto sentire negli ultimi mesi per scusarsi o dare loro conforto.



IL VIDEO-SCANDALO DELLA FESTA DI PADRE GRAZIANO

Secondo Benito Alessandrini, la motivazione della richiesta del maxi-risarcimento sta nel fatto che si vorrebbe garantire un futuro al piccolo Lorenzo: “Il vescovo dice che ci è venuto a consolare ma non è vero: dopo la condanna a 25 anni a Padre Graziano solo i paesani sono venuti a confortarci, mentre la Chiesa si è allontanata” ha attaccato il nonno del bambino, spiegando che la causa intentata mediante i legali che li seguono, Francesca Faggiotto e Nicola Detti, non risponde a finalità egoistiche e che la famiglia Alessandrini non chiede troppo. Tuttavia, nel corso del collegamento coi famigliari di Guerrina Piscaglia viene mandata in onda non solo una vecchia intervista a Padre Graziano, nella quale si dichiara ancora una volta innocente e suggerisce di chiedere al pm dove possa essere “scappata” la donna che avrebbe avuto una relazione con lui, ma vengono pure mostrate le immagini di una festa alla quale, quando il sacerdote era ancora ai domiciliari, ha partecipato per il compleanno dell’abate dei frati Premostratensi e al quale hanno pure partecipato anche dei confratelli e amici congolesi, una mancanza di rispetto dello stesso prete condannato e che pure si è detto spesso rattristato per il piccolo Lorenzo per la scomparsa della madre.

Leggi anche

Chi è padre Gratien Alabi, condannato per l'omicidio di Guerrina Piscaglia/ Il delitto e il depistaggioScomparsa Guerrina Piscaglia/ La zia Rosa: “Padre Gratien parli e ci dica dove è il corpo”