Guglielmo Marconi, chi era l’inventore del telegrafo
Guglielmo Marconi è il protagonista della nuova puntata di Italic, il nuovo format originale prodotto da Rai Cultura e Stand by me: presentata da Giorgio Zanchini. “Italic, carattere italiano ” è un programma che racconta i grandi personaggi dell’arte, della scienza e della cultura che hanno esportato il genio italiano nel mondo. Tra questi non poteva non esserci Guglielmo Marconi, il più grande inventore che l’Italia unita abbia avuto. Nato a Bologna nel 1874, Marconi è figlio di Giuseppe, ricco proprietario terriero, e di Anne Jameson, irlandese figlia di un distillatore di whiskey. Durante lo studio si appassiona alla fisica e grazie alla conoscenza con un anziano telegrafista si avvicina a questo godono.
La sua crescita è legata alla presenza di grandi personaggio e scienziati come Augusto Righi, impegnato a confermare in via sperimentale la teoria elettromagnetica della luce di Maxwell. In questo clima, culturalmente di livello, Marconi inizia a pensare alla possibilità di realizzare un “telegrafo senza fili” utilizzando le onde elettromagnetiche per inviare segnali a distanza.
Guglielmo Marconi e le sue invenzioni
Nel 1894 Guglielmo Marconi mette a punto un apparato e nella primavera del 1985 cambia per sempre la storia con l’esperimento di trasmissione mediante onde radio di un segnale a distanza. Si tratta dell’esperimento del colpo di fucile sparato dal fratello per avvisarlo di aver ricevuto il segnale inviato dalla soffitta di Villa Griffone di Pontecchio, residenza di campagna dei Marconi, oltre la Collina dei Cappuccini. Nasce così il dispositivo radio e per realizzare lascia l’Italia e si trasferisce in Inghilterra dove si mette a lavoro per realizzare la trasmissione di segnali radio a 14 chilometri di distanza.
Il 12 dicembre del 1901 la prima trasmissione radio tra Poldhu, in Cornovaglia, e Signal Hill, a Terranova. Tutti, matematici e fisici, credevano fosse impossibile, invece Marconi, grazie agli strati ionizzati dell’alta atmosfera, riesce nel suo intendo. E’ la scoperta che cambia per sempre la storia con Marconi che riceve nel 1909 il Premio Nobel per la fisica. Proprio Marconi diceva: “la mia lunga esperienza mi ha insegnato a non credere a limitazioni fondate su conoscenze puramente teoriche e matematiche le quali, come è noto, sono spesso basate su cognizioni imperfette di tutti i fattori che entrano in gioco. Ho sempre ritenuto opportuno seguire i nuovi indirizzi di ricerca, anche quando questi sembravano, a prima vista, poco promettenti di buoni risultati”.