Guglielmo Mariotto: “Pensavo volessero farmi ballare ma…”
Se si pensa a Ballando con le Stelle non si può non pensare a Guglielmo Mariotto. Il giudice è seduto sui banchi del programma di Milly Carlucci fin dalla prima edizione, nel 2005: “Pensavo volessero farmi ballare, invece mi spiegarono che dovevo fare il giudice. Meno male”, racconta a Repubblica. Nato a Caracas, è stilista direttore creativo di Gattinoni e appunto giudice del programma di successo, che a suo dire “Nasce da un’armonia generale, persino il pubblico mi è sembrato diverso. Il cast è determinante, noi siamo uguali e sempre diversi, più battaglieri. Se no, sai che noia”.
Nei primi anni a Ballando con le Stelle “C’era un solo microfono, veniva dato in ordine di posizione, c’erano Roberto Flemack, Heather Parisi, Amanda Lear, e ogni volta un presidente di giuria diverso. Ero l’ultimo a dover dire la mia: ripetevano tutti: “Io penso che”, “Io credo che”. Ho detto: “Io ho sentito che…”. Da lì è cambiata la storia”. Milly Carlucci da subito gli ha dato fiducia: “La conosco da così tanto tempo, c’è affetto e rispetto, è “il capitano mio capitano”. Dipende da dove mi mette e posso remare o fare lo sguattero”, racconta il giudice.
Guglielmo Mariotto: “Selvaggia Lucarelli complessa e feroce”
Quest’anno, tra i giurati, c’è anche Selvaggia Lucarelli, che come lo stesso Mariotti è maestra di “cattiveria”: “La sua è femminile, più complessa e feroce. Utilizza un j’accuse come tono, è perentoria, abituata a parlare come scrive, ma certe cose dette a voce suonano diverse. Io ho detto cose anche più forti ma col sorriso. Non vado dritto: “Prendo e ti sparo”, è uno sparo ragionato. Avendo una mamma e una sorella del segno del Leone capisco il protocollo. Per loro è tutto: “Io dico, io faccio e non mi si deve neanche chiedere perché”. La leonessa difende i cuccioli dal maschio perché non se li mangi, Selvaggia proteggerà il suo cucciolo, in un modo o nell’altro, anche andando a caccia”.
Su Iva Zanicchi, invece, Guglielmo Mariotto spende solo belle parole, seppur con un pizzico di ironia: “La adoro. Ha una squadra di cinesi che giocano a ping pong con i suoi neuroni, la velocità di quella donna è disumana. Da Alberto Matano ho fatto una provocazione: “In un universo parallelo dove Iva è in finale il pubblico voterebbe lei o Garko?”. Io? Mille volte Zanicchi”.
Guglielmo Mariotto: “La vita senza fede sarebbe un piagnisteo”
Parlando della fede, Guglielmo Mariotto racconta a Repubblica: “Senza la fede la vita sarebbe un piagnisteo. È un dono. Con Padre Sergio domenica a mezzogiorno nella chiesa di San Camillo de Lellis a Roma, portiamo il balletto di Rosanna Banfi sulla battaglia contro il tumore. Ballando con le stelle finisce in parrocchia, io camilliano spingo per l’assistenza dei malati a casa”. Sulla bellezza, Mariotto dice: “Va cercata ovunque, è una questione di equilibrio. La bruttezza ha in sé una carica emotiva più forte, la rende di per sé bella. Devi andare oltre, cercare l’altro lato del cuore”.
Infine, un racconto sulla mamma, che vive in Venezuela: “È stata qui sei mesi, è medico. Ha avuto il covid, le è venuta la broncopolmonite e non voleva andare in ospedale. Per farle la puntura di antibiotico la mattina mi faceva vedere i sorci verdi”.