Guido
, fratello di Alex Baroni, nel salotto pomeridiano di Caterina Balivo ha regalato ai telespettatori di Raiuno un bel ricordo del grande artista scomparso ormai 18 anni fa in seguito ad un brutto incidente stradale. Nel 2002 il tragico incidente seguito da 20 lunghi giorni di coma ed infine la morte di Alex: “Sono ricordi molto difficili, si aveva a che fare con una tragedia familiare ma anche con tutto il contorno perché era un personaggio famoso”, ha commentato oggi il fratello Guido a Vieni da me. “Ho voluto mettermi sulle spalle un po’ di responsabilità cercando di proteggere i miei, ho potuto contare sull’aiuto di tantissimi amici di Alex che si sono resi disponibili ad aiutarci in tutte le forme, dal servizio d’ordine davanti alla stanza che ci voleva perché c’erano persone che volevano entrare”, ricorda l’uomo, tornando indietro con la mente. Dopo la sua morte la famiglia è andata avanti, “alla fine non rimane da fare che quello”, ha spiegato oggi Guido. Se per lui ed il padre la perdita di Alex è stata particolarmente sentita e dolorosa, la mamma ha continuato a fare da collante all’intera famiglia. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ALEX BARONI, IL SUO RICORDO IN TV
per un pomeriggio e lo fa grazie a suo fratello che è stato ospite di Caterina Balivo in “Vieni da me”: il fratello dell’indimenticato cantautore milanese, da sempre restio alle interviste e a parlare di Alex in pubblico, ha comunque voluto ricordare a quasi 18 anni dalla prematura e dolorosa morte Alex, partendo dall’infanzia e restituendo alla conduttrice un quadretto famigliare decisamente curioso con un padre fisico e una madre matematica che hanno voluto che tutti i figli seguissero un percorso universitario. E Guido Baroni, che oggi si occupa di Ingegneria Biomedica presso il Politecnico del capoluogo lombardo, ha ricordato come (nonostante molti non lo sappiano) che il fratello Alessandro si è era anche laureato in Chimica, pur avendo già scelto da tempo quale sarebbe stata la sua strada ovvero la musica e che l’avrebbe poi portato a trasferirsi a Roma, dove non solo ha trovato il successo ma pure l’amore con Giorgia, per una relazione durata quasi cinque anni e che la cantautrice di recente ha ricordato con passione e con un pizzico di nostalgia.
GUIDO BARONI RICORDA IL FRATELLO ALEX A “VIENI DA ME”
Come è noto, Alex Baroni è tragicamente scomparso oramai quasi 18 anni fa quando a seguito di un incidente motociclistico in cui fu travolto a Roma da un’automobile mentre si trovava lungo la circonvallazione Clodia: da quel 19 marzo trascorsero 25 giorni in cui il cantautore definito all’epoca da molti un emulo nostrano di Stevie Wonder lottò tra la vita e la morte in coma prima del decesso, avvenuto il 13 aprile. Da allora il fratello Guido ne tiene viva la memoria e nel salotto di “Vieni da me” (a questo link il video della puntata completa) ha ricordato come a casa loro si parlasse spesso a pranzo “di derivate e integrali” anche se ben presto, pur non ponendosi nemmeno per i genitori il quesito se i figli dovessero o meno andare all’università, Alex ha cominciato a cantare nei garage del milanese. Dopo la laurea, suo fratello si è trasferito nella Capitale: “A noi dispiacque e non ci sentivamo spessissimo ma quando arrivò il successo sapevamo che era il coronamento del suo sogno” ha ricordato Guido, spiegando come in alcune occasioni sia stato proprio Alex a presentargli delle ragazze che conosceva grazie al mondo della musica e dei concerti.
I DOLOROSI GIORNI DEL COMA E UN DIVERTENTE ANEDDOTO
Dei giorni del coma che portarono poi Alex alla morte il fratello sottolinea soprattutto l’affetto ricevuto dalla gente che voleva andarlo a trovare in ospedale, tanto da rendere necessario un vero e proprio servizio d’ordine all’esterno della sua camera grazie all’aiuto degli amici di sempre. “Dopo la sua morte siamo andati avanti, non ci rimaneva da fare che quello” ha aggiunto Guido, spiegando che lui e il padre hanno deciso di allontanarsi e prendere del tempo per sé stessi, con la madre a fare da collante della famiglia. E dopo due video interventi di Massimo Di Cataldo e di Giulio Todrani, papà di Giorgia, che hanno ricordato l’artista, Guido ha concluso con un aneddoto divertente: “Sono sempre felice di parlare di Alex anche se per me ha un costo emotivo: ci sono sempre poche occasioni pubbliche per ricordarlo ma anche tante persone che gli rendono tributo. Ricordo una volta che mi ha chiamato per cantare un jingle assieme a lui ma il fonico diceva che c’era qualcosa che non andava e che non usavo bene il diaframma: allora a un certo punto ho fatto finta di cantare e il fonico disse “Perfetto!”. È questo il motivo per cui io non canto…” ha chiuso con ironia Guido, spiegando come mai non abbia mai seguito le orme del fratello.