Inizia la campagna vaccinale per la terza dose del siero anti-Covid, ma c’è chi ha la precedenza rispetto agli altri. Come già noto a sottoporsi alla terza somministrazione del vaccino contro il Coronavirus saranno i fragili e le persone anziane, così come anche i sanitari, ma presto l’inoculazione potrebbe essere estesa ad altri pazienti. Tra questi potrebbero esserci anche i giovani che sei mesi fa hanno ricevuto la seconda dose di AstraZeneca. A sottolinearlo è Guido Bertolaso, intervistato dal Corriere della Sera.



“Stiamo per pubblicare uno studio di Giovanni Corrao, professore di Statistica medica all’università Bicocca di Milano, da cui emerge che l’immunità nei vaccinati con AstraZeneca cala più rapidamente rispetto a quella nei pazienti protetti con Pfizer o Moderna. In base a questi dati dico agli over 60 che hanno ricevuto AstraZeneca di sbrigarsi con la terza dose, se sono già trascorsi 6 mesi dall’ultima iniezione- ha detto Bertolaso-. E vanno coinvolti anche gli under 60 e gli insegnanti immunizzati con questo farmaco. Mi auguro che il ministero della Salute ci autorizzi a farlo presto”.



Guido Bertolaso: “Potrà servire richiamo prossimo autunno”

Bertolaso ha poi dribblato il problema no vax: “Le terze dosi si fanno con Pfizer non perché AstraZeneca non sia sicuro, ma perché Pfizer garantisce una copertura più elevata e duratura. hi è già stato chiamato all’appello deve rispondere: gli over 80, i 60-70enni, i fragili. In ottobre le prenotazioni sono andate a rilento, ora con l’arrivo della stagione invernale la gente sarà più invogliata. Credo che a novembre raggiungeremo numeri simili a quelli della prima fase. Non è escluso un richiamo nell’autunno 2022. Quello anti Covid potrebbe diventare un vaccino da inserire nella programmazione normale, come per l’influenza”.



Infine Bertolaso ha aggiunto: “Fino a pochi giorni fa i cittadini facevano finta di niente, era come se il Covid non esistesse. Ora, con i casi in aumento, vedo più mascherine, i clienti che cercano di stare distanziati nei bar e nei ristoranti. La popolazione dimostra più consapevolezza del governo. Credo che spingerà i decisori a introdurre nuove misure. Qui la campagna per le terze dosi viaggia lentamente”.