Il ministro della Difesa Guido Crosetto è intervenuto durante la diretta odierna di Mattino Cinque per commentare i recentissimi sviluppi sulla guerra in Ucraina, soffermandosi in particolare sull’altrettanto recente decisione dell’Europa di riamarsi e investire in Difesa sostenuta anche dalla premier Giorgia Meloni ma con la clausola che deve essere coerentemente supportata anche dalla NATO.
Partendo proprio dalle novità sul conflitto ucraino, Guido Crosetto ci tiene a chiarire fin da subito che le recenti aperture di Putin – e soprattutto il colloquio con Trump – sono certamente “un piccolissimo passo avanti (..) rispetto al punto di arrivo”, che è e deve restare sempre e comunque quello in cui “non cadranno più bombe in nessuna parte dell’Ucraina” e non solamente “sulle infrastrutture energetiche” che – ricorda – peraltro “sono state anche colpite nella notte”.
Dal conto suo il ministro Guido Crosetto non si dice “né ottimista, né pessimista” restando in attesa di quelli che potrebbero essere “i frutti” delle trattative; il tutto fermo restando che nel frattempo “smettere di aiutare l’Ucraina (..) mi sembra una richiesta assurda” specialmente in un momento in cui ancora cadono le bombe e continuano ad uccidere i civili: “Quando smetterà di bombardare – sintetizza il ministro -, [Putin] potrà anche chiedere che da parte nostra si smetta di aiutare e si inizi a ricostruire”.
Guido Crosetto: “La Difesa è il presupposto perché le istituzioni possano esistere e funzionare”
Passando oltre – ma non completamente – al discorso dell’Ucraina, il ministro Guido Crosetto passa a parlare anche del tema degli investimenti in Difesa, ricordando che la possibilità di garantire la sicurezza ai cittadini “è il prerequisito perché esista una nazione” dato che “senza la possibilità di difendersi non esiste neppure la possibilità di avere istituzioni libere”; precisando che se fino ad oggi ci eravamo convinti che “nel mondo non ci fossero più cattivi” affidandoci soprattutto alle “garanzie da parte degli Stati Uniti”, a fronte di “nazioni [che] usano tutta la potenza che hanno, dobbiamo prepararci a difenderci“.
Entrando nel merito della questione con un esempio, Guido Crosetto ricorda che pochi giorni fa “Israele ha subito un attacco durato tre ore” ininterrotto, spiegando che nella medesima situazione “noi non saremmo in grado di difenderci“: in tal senso spendere in Difesa va visto come la garanzia che a fronte di un attacco “le bombe non cadano sulle nostre città”; mentre a chi suggerisce di usare quei soldi per gli ospedali, il ministro spiega che “sono due cose completamente diverse”, sottolineando ancora una volta che “la difesa e la sicurezza sono irrinunciabili” perché senza adeguate garanzie “non avremmo neppure gli ospedali o le scuole” esattamente come in Ucraina in questo momento.