Il ministro della Difesa Guido Crosetto ma non solo. La Procura di Perugia è al lavoro su quella che si configura come un’attività di dossier aggio illecito con al centro un finanziere distaccato alla procura nazionale antimafia nel gruppo di lavoro che si occupava dello sviluppo delle Sos, le Segnalazioni di operazioni bancarie sospette. Come ricordato dall’Ansa, gli accertamenti sono partiti da una denuncia dell’esponente di Fratelli d’Italia e sono già state sentite numerose persone.



In una lettera al Corriere della Sera, Crosetto ha spiegato: “In questo caso specifico, poi, la fuga di notizie è ancora più grave. Perché riguarda una vicenda oscura ai danni di un ministro e di un politico, che, se colpito con dossier costruiti ad arte, avrebbe potuto mettere in crisi la nascita dell’intero governo Meloni, fin dal suo esordio”. Ma non è tutto, perché il sospetto del ministro è che dietro questa vicenda possa esserci “un mondo grigio, un porto delle nebbie, che sarebbe interesse nazionale svelare”.



La lettera di Crosetto

Il braccio destro di Giorgia Meloni ha spiegato di aver sporto nuova denuncia per violazione del segreto istruttorio, al fine di aiutare il lavoro dei magistrati e di ottenere la verità su una vicenda inquietante, ma anche a tutela dell’indagato stesso, l’ufficiale della Guardia di finanza. Garantista da sempre, Crosetto ha evidenziato che in questa vicenda – rimasta riservata – ci sono molte cose strane: “Non vorrei che, in essa, possano essere coinvolti altri attori (non parlo dei magistrati), oltre alla persona individuata, intenzionati ad alzare polveroni per nascondere sé stessi, buttandola in caciara e scaricando le loro responsabilità su altri”. Il monito di Crosetto è netto, questa volta non si faccia finta di non vedere: “L’idea che qualcuno abbia potuto o possa costruire dossier su Crosetto come su Conte, su Renzi come su Meloni, su Gentiloni come su Salvini, non può essere accettata. Non si tratta di un grave fatto che oggi tocca me e che dovrebbe inquietare tutti, ma delle regole della democrazia”.

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