Guido Crosetto protagonista oggi alla Camera dei Deputati per l’informativa urgente in merito alle sue recenti dichiarazioni sulla magistratura. “Penso sia legittimo che noi ci chiediamo e definiamo, con questo Parlamento e non il governo, le regole entro le quali si confrontano, interagiscono, lavorano i poteri dello Stato: la rappresentanza appartiene alla politica”, ha esordito il ministro della Difesa. Crosetto ha poi sottolineato che la rappresentanza non appartiene alla magistratura e neppure all’esecutivo: “Appartiene per la Costituzione a quest’aula e a quella del Senato, appartiene al Parlamento”.
L’informativa di Crosetto
Crosetto ha spiegato in aula che gli era stato riferito che in varie riunioni ufficiali delle toghe e in congressi venivano dette delle cose che dovevano sollevare preoccupazioni istituzionali: “Il mio non è stato un attacco alla magistratura, le mie sono state riflessioni e preoccupazioni riguardo ad alcune tendenze che vedo emergere non in modo carbonaro ma in modo molto evidente”. Per Crosetto è arrivato il momento di costruire un tavolo di pace nel quale si definiscono le regole per la convivenza nei prossimi anni: “Non è possibile che ci sia uno scontro dal ’94 a oggi senza riportare la discussione e la composizione all’interno di quest’aula, che per la Costituzione è il luogo dove le regole vengono fatte”. Il messaggio del titolare della Difesa è perentorio: “La Costituzione definisce un quadro di regole secondo me in modo molto chiaro: la volontà popolare risiede qui. La volontà popolare e le Camere fanno le leggi. I cittadini, i governi, ognuno di noi rispetta le leggi. La magistratura vigila perché le leggi siano rispettate e quando non vengono rispettare commina le sanzioni necessarie. Questo è lo schema molto semplice che la nostra Costituzione definisce”.